La drammatica crisi che ai nostri giorni investe l'Etiopia, e in variabile misura i limitrofi paesi africani, ha la sua origine nelle profonde diversità razziali, religiose e culturali in genere. che scavano solchi non mai colmati fra le multiformi popolazioni dell'area.

A singolari e poco noti aspetti di queste diversità si ispirano i saggi contenuti nel presente volume, scritti non per considerazioni occasionali, bensì frutto dell'analisi etnologica condotta con rigore scientifico da uno dei più validi africanisti dei nostri giorni, lungo una pluridecennale attività di ricerca. In essi si scopriranno riferimenti suggestivi, atti a chiarire situazioni difficilmente comprensibili per l'europeo, e il lettore interessato alle scienze dell'uomo vi troverà una magistrale esemplificazione della metodologia etnologica, che sulla base di un rigoroso apparato critico fa di volta in volta appello ai dati dell'antropologia, dell'archeologia, della storia, dell'arte, del mondo magico-religioso.

Vinigi Grottanelli, ordinario di etnologia nell'Un. di Roma, già Soprintendente alle Antichità e Belle Arti e dedito per un quarto di secolo alla cura e allo studio delle collezioni etnografiche, ha compiuto nell'ultimo quarantennio una ventina di viaggi di ricerca in varie zone dell'Africa, dedicandosi in più occasioni a indagini etnologiche sul terreno. Le sue prime pubblicazioni etiopistiche (1938, 1939, 1940, 1943) furono edite dall'Accademia d'Italia. Le sue principali opere dopo d'allora includono Pescatori dell'Oceano Indiano 1955. Het beeld van de mens in de primitieve kunsten 1955, Ethnologica 3 voli., 1966-67, e i due volumi di Principi di Etnologia 1966, 1972, il più diffuso testo universitario di etnologia in Italia. E' membro della Commissione Scientifica Internazionale dell'Unesco per la redazione di una Storia Generale dell'Africa; del Consiglio Direttivo dell'Associazione degli Africanisti Italiani; Consultore del Pont. Segretariato per i Non-Cristiani; Foreign Fellow dell'American Anthropological Association; Honorary Fellow, Royal Anthropological lnstitute of Great Britain and lreland; socio onorario dell'istituto ltalo-Africano. Dal 1946 al 1968 è stato membro del Consiglio Esecutivo dell'international African Institute di Londra.