Negli ultimi decenni economia e politica hanno cercato di ridurre la vita collettiva alla razionalità economica e alla dimensione politica tipica della tarda modernità, lasciando sempre meno spazio alle emozioni, ai sentimenti, alle fedi, alle espressioni dei gruppi primari e alle manifestazioni conflittuali. Né la vita, né la società tuttavia si lasciano circoscrivere nei parametri di questa «ragione calcolante». Quest'ultima infatti è solo un tenue anche se necessario velo che si stende sulla complessità della vita emozionale dell'uomo. P, per questo che nella misura in cui economia e politica continuano a rafforzare la propria egemonia, pur riuscendo a migliorare taluni aspetti dell'esistenza, ne negano e ne reprimono altri, i quali sono essenziali per il legarne sociale e creano situazioni di disagio crescente negli individui e nella cultura contemporanea. Per questo l'attuale egemonia dell'economia e della politica finisce col minare alle fondamenta l'importante ruolo che pure esse svolgono nella società moderna come in ogni altra.

Questo è l'argomento principale del libro, che si propone di individuare le tendenze che determinano oggi decadenza e trasformazione politica.

Carlo Mongardini, professore ordinario di sociologia alla Facoltà di scienze politiche dell'Università «La Sapienza» di Roma, oltre a vari temi di teoria sociologica e storia della sociologia, ha sviluppato anche argomenti di sociologia politica. Tra gli scritti riguardanti questo settore: Ideologia e società (Roma, 1969); Studi sull'ideologia (Roma, 1978); Le condizioni del consenso (Roma, 1980).