Il futuro oggi

Andrea Cerroni

Il futuro oggi

Miti antichi e moderni nella contemporaneità neoliberale: il cuore, l’anima e la società

Nato da una ricerca avviata alla fine del secolo scorso sull’immaginario dell’innovazione biotecnologica, il libro conduce uno scavo nel mondo simbolico contemporaneo. Solo facendo i conti con questo mondo simbolico, infatti, sarà possibile costruire un domani del tutto differente dal presente in cui viviamo.

Printed Edition

32.00

Pages: 244

ISBN: 9788835162520

Edition: 2a edizione, nuova edizione 2024

Publisher code: 1520.723.1

Availability: Discreta

Nato da una ricerca avviata alla fine del secolo scorso sull'immaginario dell'innovazione biotecnologica, il libro conduce uno scavo nel mondo simbolico contemporaneo. Nonostante le innovazioni siano prodotte a ritmo impetuoso, il nostro modo di pensare il futuro rimane singolarmente ancorato a una neoclassicità che non ha nulla di nuovo e molto di entrato in crisi da tempo. Il neoliberismo, ultimo paradigma neoclassico, si è conquistato l'egemonia culturale strabordando dall'economia fin dentro alla politica e alla nostra stessa antropologia, conformemente al motto thatcheriano: L'economia è il mezzo, l'obiettivo è quello di cambiare il cuore e l'anima. Nonostante i disastrosi fallimenti economici, il neoliberismo ha invece avuto un successo culturale tale da oscurare ogni altra lettura del mondo umano e ponendosi quale nuova religione alla guida integralista della politica del mondo che chiamiamo occidentale. La questione del futuro che stiamo costruendo concerne le tre dimensioni cardinali della immaginazione sociologica: il decorso della vita personale fin nelle sue profondità, il tempo lungo dell'umanità con le sue produzioni simboliche durevoli, anche le più astratte e consapevoli, e infine il loro intersecarsi entro le dinamiche concrete della società contemporanea. Con l'idea che il tempo non passa come un vento astratto di accadimenti, ma si sedimenta come strati di neve giorno dopo giorno nel corpus delle nostre idee, nelle nostre pratiche sociali e persino entro i nostri corpi, si affronta un viaggio fra grandi miti dell'antichità (personificati da Gaia, Kronos e Athena), ancora assai vivi e potenti, e miti elaborati nella prima modernità, per contrapposizione (riduzionismo scientistico, individualismo narcisistico, relativismo assoluto), che pensiamo siano il modo 'corretto' di pensare per un 'uomo moderno'. Il nostro immaginario risulta, perciò, stretto nella morsa cognitiva di due Canoni che costituiscono la Matrice Classica. Solo facendo i conti con questo mondo simbolico potremo costruire un domani diverso da questo triste presente in cui, per qualche acci- dente, ci siamo ritrovati a vivere.

Andrea Cerroni, fisico di formazione, è sociologo della conoscenza presso l'Università di Milano-Bicocca. Ha pubblicato recentemente Contemporary Sociological Theology. The Imagination that Rules the World (Elgar, 2022) e Understanding the Knowledge Society. A new paradigm in the sociology of knowledge (Elgar, 2020).

Prefazione alla nuova edizione
Introduzione
(Innovazione e immaginazione sociologica; Due culture, forse tre (la scienza sociale); Due correnti parallele nella modernità dominante; La conoscenza nella sociologia)
I parte. Canone Antico: il nomos olimpico
Introduzione
(La rivoluzione sociale di Eschilo; Coscienza società cultura)
Pathos e armonia: la comunità nell'ipotesi-Gaia
(Una (non-)filosofia arcadica della vita: il Pianeta Azzurro; La Grande Disillusione: l'apocalisse tecnologica; Una filosofia (anti)sociale: il Comunitarismo)
Nomos e Kronos: il pendio scivoloso della tecnofobia
(L'incubo del futuro dietro le spalle; La sindrome del pendio scivoloso)
Il Logos olimpico: Athena e la scienza angelicata
(Lo sguardo da nessun luogo; La dea ci scampi dalla Sociologia della scienza; Chiusura del Canone Antico e apertura al moderno)
II parte. Canone Moderno: l'anomia narcisistica
Introduzione
(La parabola del moderno)
Riduzionismo tecnofrenico: la corsa all'atomo
(La colonizzazione delle scienze sociali; Informazione e cognizione; Riduzionismo quantofrenico; Una tipizzazione)
Individualismo narcisistico: la fine tragica di Homo clausus
(Ammazzare il tempo per ritrovarsi da soli; Specchiarsi in un istante di gloria senza futuro; L'individuo asociale)
Relativismo assoluto: tutto è uguale a tutto (o no?)
(Homo mensura; Soggettivismo ed essenzialismo; Il sacrificio di Athena)
Epilogo
Riferimenti bibliografici

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