BOOKS BY ROBERTO GRANDI

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Roberto Grandinetti, Valentina De Marchi

Dove stanno andando i distretti industriali? Un tentativo di risposta a partire da un’indagine in Veneto

STUDI ORGANIZZATIVI

Fascicolo: 2 / 2012

Nel lontano 1989, con grande lucidità e lungimiranza, Giacomo Becattini invitava a concepire il distretto industriale marshalliano "come una fase evolutiva lungo uno fra i diversi, possibili, sentieri di industrializzazione" (Becattini, 1989c, p. 409). Oggi numerosi osservatori qualificati della articolata realtà distrettuale italiana, accademici e non, affermano che quella fase si è definitivamente conclusa. L’obiettivo di questo lavoro è argomentare la progressiva dissoluzione della configurazione marshalliana di distretto analizzando una serie di fenomeni dei quali esiste riscontro nella letteratura empirica: l’incremento della concentrazione, all’interno delle popolazioni di imprese distrettuali, degli occupati e di altre variabili indicative della produzione di valore; il venire meno del fattore "filiera localizzata", ossia di quell’insieme di mercati di input intermedi che distingue un distretto industriale (non solo di tipo marshalliano) da una semplice area di specializzazione produttiva; la crescita relazionale delle imprese più dinamiche di un distretto oltre i suoi confini; l’emergere nei distretti di una società multietnica; la disomogeneità socio-culturale della struttura sociale dei distretti introdotta dal cambio generazionale; l’accresciuta eterogeneità settoriale dei territori distrettuali. Ciascuno dei fenomeni citati viene approfondito nell’ampia sezione 2 del lavoro. Questa analisi è preceduta da una sezione "propedeutica" dedicata a delineare in modo preciso i contorni distintivi dell’unità di indagine, il distretto industriale marshalliano, un termine che in letteratura viene spesso considerato erroneamente sinonimo di cluster oppure di distretto industriale (genericamente inteso). L’insieme dei fenomeni presi in considerazione ha profondamente modificato i sistemi distrettuali, determinando la fuoriuscita dalla fase o dal modello marshalliano. A questo punto si pone la domanda contenuta nel titolo del nostro contributo, che abbiamo ripreso da un recente lavoro di Rabellotti, Carabelli e Hirsch (2009): dove stanno andando i distretti industriali (non più marshalliani)? Abbiamo cercato di avviare un filone di ricerca empirica su questo tema partendo da tre dei maggiori distretti presenti in Veneto: il calzaturiero della Riviera del Brenta, l’occhialeria di Belluno e l’orafo di Vicenza (sezione 4). A tal fine sono state individuate alcune variabili, misurabili sulla base delle fonti informative disponibili, capaci di segnalare un aspetto importante della "vita" di un distretto industriale. I risultati ottenuti da questa analisi comparata di tipo quantitativo - integrati da quelli desumibili da altri lavori, anche qualitativi, prodotti su ciascuno dei tre distretti indagati - porta a confermare le tre traiettorie evolutive ipotizzate in un nostro precedente contributo (De Marchi e Grandinetti, 2012): il declino del distretto industriale in quanto tale, la "gerarchizzazione" dello stesso in poche imprese di grandi dimensioni, e infine la riproduzione evolutiva del distretto. Questi modelli vengono illustrati nella sezione 5, mentre la sezione conclusiva ricorda la domanda di ricerca e riassume il nostro tentativo di risposta, sottolineando le implicazioni di politica industriale che ne derivano.

Marco Paiola, Roberto Grandinetti

Città in festival.

Nuove esperienze di marketing territoriale

L’Italia è il paese in Europa con il maggior numero di festival: 1.300 eventi, una media di 4 al giorno. Tuttavia, il modello festival sta attraversando in Italia una fase di passaggio alla maturità che ne impone un ripensamento. Il volume presenta una serie di casi, dando ampio spazio alla voce dei protagonisti per descrivere alcuni tra i principali festival italiani.

cod. 365.732

Riccardo Varaldo, Daniele Dalli

Un tesoro emergente.

Le medie imprese italiane dell'era globale

Il volume offre una visione organica dei fattori di successo e di sostenibilità della media impresa italiana. Presenta un modello analitico basato su quattro asset (imprenditorialità, competitività, organizzazione e internazionalizzazione) e alcune chiavi di lettura generali, nonché le relative implicazioni per la gestione delle imprese e per le decisioni di policy. Analizza infine trenta casi di studio per sviluppare il modello analitico e le relative implicazioni.

cod. 364.170

Giusi Raimo, Adriano Ruggero

Farfalle e fusilli.

Posizionamento e immagine aziendale: il caso Camst

Il processo evolutivo di comunicazione interna ed esterna, volta a proporre un nuovo posizionamento sul mercato, intrapreso dal gruppo Camst, uno dei principali gruppi italiani nel settore della ristorazione e indiscusso punto di riferimento professionale per risolvere ogni esigenza inerente la ristorazione fuori casa. Il Gruppo, dopo oltre 60 anni di attività, conta oggi 10.000 dipendenti ed è capace continuamente di proporre innovazione e nuove tecniche per la ristorazione.

cod. 244.1.24

AA.VV

Comunicare le città d'arte.

Economia e cultura, media e tecnologia. Convegno Corecom Emilia-Romagna

Per l’homo turisticus l’approfondimento storico e culturale trova una realizzazione piena nella visita delle città d’arte. Ma anche le città d’arte debbono essere comunicate, in modo da stimolare il desiderio di conoscerle. E debbono essere dotate di attrezzature idonee per facilitare ai turisti la visita e la comprensione non solo dei monumenti, ma ancor più del passato storico nella sua continuità con la realtà presente. Il presente volume raccoglie quanto è stato proposto in tal senso in un convegno organizzato dal Corecom dell’Emilia Romagna.

cod. 2000.1194

Daniele Trevisani

Regie di cambiamento.

Approcci integrati alle risorse umane, allo sviluppo personale e organizzativo e al coaching

Strumenti e concetti per una nuova generazione di protagonisti del cambiamento che intendano agire in modo radicale e rivoluzionario, lottare contro prassi statiche, burocratiche o stagnanti. Si rivolge a quanti si occupano di cambiamento positivo e di "formazione" nel suo senso più vasto, ma anche di evoluzione assertiva, di trasformazioni del modo di essere, di sistemi di apprendimento e sviluppo organizzativo, e ancora di potenziale individuale, crescita e maturazione individuale o delle imprese.

cod. 100.655

Egeria Di Nallo, Roberta Paltrinieri

Cum sumo.

Prospettive di analisi del consumo nella società globale

cod. 266.1.16