Oggi non è più possibile considerare il vissuto psicologico e la salute fisica come elementi separati: grazie alla psiconeuroimmunologia sono disponibili molteplici dati sul legame bidirezionale fra mente e corpo. La vita psicosociale influenza lo stato di salute corporea: stati di depressione o ansia ed eventi avversi vissuti durante l’infanzia sono in grado di aumentare la mortalità per tutte le cause, mentre il benessere psicologico (es.: godersi la vita) aumenta l’aspettativa di vita. L’attivazione dell’asse dello stress favorisce infatti la produzione di citochine (IL-1ß, IL-6, TNF-a e PCR) che aumentano il livello di infiammazione nel corpo, predisponendo a problemi quali cardiopatie, patologie immunitarie, diabete, sindrome metabolica. Dall’altra parte, l’infiammazione periferica può raggiungere il cervello alterando così il funzionamento dei circuiti cerebrali, attivando l’asse dello stress e influenzando l’umore: ecco perché un aumento dell’infiammazione periferica può favorire uno stato depressivo. È pertanto vitale avere in mente questo legame bidirezionale per prendersi cura della salute.