Temi di storia - Open Access

Comitato Scientifico: Guido Abbattista (Università di Trieste), Pietro Adamo (Università di Torino), Salvatore Adorno (Università di Catania), Filiberto Agostini (Università di Padova), Enrico Artifoni (Università di Torino), Eleonora Belligni (Università di Torino), Nora Berend (University of Cambridge), Giampietro Berti (Università di Padova), Pietro Cafaro (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), Beatrice Del Bo (Università di Milano), Giuseppe De Luca (Università di Milano), Santi Fedele (Università di Messina), Monica Fioravanzo (Università di Padova), Alba Lazzaretto (Università di Padova), Erica Mannucci (Università di Milano-Bicocca), Raimondo Michetti (Università di Roma Tre), Roberta Mucciarelli (Università di Siena), Marco Pasi (Universiteit van Amsterdam), Alessandro Pastore (Università di Verona), Lidia Piccioni (Sapienza Università di Roma), Gianfranco Ragona (Università di Torino), Daniela Saresella (Università di Milano), Marina Tesoro (Università di Pavia), Giovanna Tonelli (Università di Milano), Michaela Valente (Università del Molise), Albertina Vittoria (Università di Sassari).

Coordinamento Editoriale: Pietro Adamo, Giampietro Berti

Il comitato assicura attraverso un processo di double blind peer review la validità scientifica dei volumi pubblicati.

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Peer Reviewed series

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Alessandra Mita Ferraro

Malta 1798

Il crepuscolo dei cavalieri e la geopolitica mediterranea

Il 12 giugno 1798 il generale Bonaparte entrò nel Porto Grande della Valletta quasi senza colpo ferire. L’isola baluardo della cristianità gli era stata consegnata la notte precedente, segnando la fine della sovranità sull’arcipelago maltese dei cavalieri dell’Ordine di San Giovanni. Attraverso il vaglio della più recente storiografia italiana e internazionale e lo studio di una documentazione in parte inedita, il volume analizza le molteplici cause che hanno portato alla consegna di Malta alla Repubblica francese e rivolge anche a un pubblico di non specialisti una ricognizione sintetica, ma criticamente orientata, della storia giovannita al suo crepuscolo.

cod. 1792.288

Francesco Randazzo

Petr Arkad’evic Stolypin

Un riformatore nell’Impero zarista

Il volume ricostruisce la figura di Pëtr Arkad’evic Stolypin, statista controverso, tra i collaboratori dello zar Nicola II Romanov. Alcuni storici lo hanno definito un politico spietato che soffocò l’opposizione e condannò a morte centinaia di rivoluzionari e anarchici. Altri, invece, considerano la sua azione politica e sociale come un tentativo di stabilizzare una società sull’orlo del collasso rivoluzionario. La storia ha giudicato Nicola II per le sue decisioni disastrose, ma ha riconosciuto a Stolypin competenza e determinazione nel portare la nave dell’autocrazia russa fuori dal porto della rivoluzione. La mancata riuscita non toglie valore all’azione riformatrice.

cod. 1792.287

Daniela Adorni

Memorie che curano/memorie da curare

Patrimoni culturali e deistituzionalizzazione psichiatrica a Torino

Che cosa rimane oggi della riforma psichiatrica italiana del 1978? Quali sono le eredità e qual è la memoria di questa trasformazione che investì l’intera società? La risposta a tali domande è oggetto di un variegato progetto di “storia applicata” che riguarda le memorie e i patrimoni culturali della deistituzionalizzazione, con una particolare attenzione al caso torinese, contesto a lungo dimenticato, ma che permette di analizzare la complessità e la contraddittorietà di tale processo in una grande città industriale con quattro manicomi tra i più grandi d’Italia, tre dei quali quasi interamente destinati alle donne.

cod. 1792.286

Domenico Sacco

La Grande Guerra

Dinamiche internazionali e contesto locale

La Grande Guerra continua a occupare un posto di primissimo piano tanto dal punto di vista della storiografia, quanto da quello della memoria collettiva, nonché nell’interesse dell’opinione pubblica. La ricorrenza del centenario, una decina di anni fa, ha poi contribuito a movimentare il panorama degli studi. Il moltiplicarsi di progetti di ricerca e di iniziative editoriali di carattere nazionale e internazionale ha portato importanti novità nel dibattito, nella scelta delle chiavi di lettura, delle tematiche e dei contesti da indagare, come questo volume ci mostra.

cod. 1792.284

Alessandro Barile

Una disciplinata guerra di posizione

Studi sul Pci

A più di cento anni dalla sua fondazione, ma anche a più di trenta dal suo scioglimento, il Partito comunista italiano continua ad alimentare l’interesse della ricerca storica. Attraverso una serie di studi sulla cultura politica del partito e dell’intreccio con la sua politica culturale, il libro intende ricostruire la peculiare “guerra di posizione” che il partito nuovo togliattiano andò edificando nel trentennio successivo alla Liberazione, fino a quando – cioè – le molteplici contraddizioni apertesi con il “boom economico” deflagrarono nello scontro con un “altro comunismo”, quello della mobilitazione degli anni settanta.

cod. 1792.283

Salvatore Mura

Antonio Segni e i giuspubblicisti

Carteggio sui poteri del Presidente della Repubblica

Questo volume raccoglie le lettere che Antonio Segni e tredici autorevoli studiosi di diritto (Gaspare Ambrosini, Paolo Biscaretti di Ruffia, Giorgio Bo, Giuseppe Chiarelli, Vezio Crisafulli, Leopoldo Elia, Carlo Esposito, Giuseppe Guarino, Giuseppe Maranini, Aldo Moro, Costantino Mortati, Meuccio Ruini e Aldo Sandulli) si scambiarono durante il 1956 e poi dal 1962 al 1964 sui poteri e sui limiti del Presidente della Repubblica.

cod. 1792.282

Arturo Pacini

Desde Rosas a Gaeta

La costruzione della rotta spagnola nel Mediterraneo occidentale nel secolo XVI

La ‘costruzione’, nel periodo che comprende i regni di Carlo V e Filippo II, della rotta marittima spagnola nel Mediterraneo occidentale risultò di estrema importanza per l’affermazione e il consolidamento della supremazia asburgica sull’Italia e sulle grandi isole del Mediterraneo, e consentì alla Spagna di essere politicamente e militarmente presente a difesa dei propri interessi nell’Europa centrale e settentrionale...

cod. 1792.203

Michelangelo Borri

"Il cittadino d'Italia"

Storia delle cittadinanze onorarie a Benito Mussolini

In tempi recenti, le proposte di revoca delle cittadinanze onorarie a Benito Mussolini hanno sempre più spesso originato discussioni all’interno dei consigli comunali e sulla stampa nazionale, inserendosi in un più ampio dibattito sulla memoria del fascismo e sollecitando riflessioni nelle comunità locali e nella società civile. Frutto di un’accurata ricerca d’archivio, il volume mira a riassumere i principali aspetti di tale discussione, ma anche, e soprattutto, a ricostruire la storia delle cittadinanze mussoliniane, delineandone le motivazioni e ponendone in evidenza la funzione.

cod. 1792.285

Andrea Baravelli

Le forme del nero

Nascita e affermazione del fascismo in Emilia-Romagna

Il fascismo nacque a Milano, ma crebbe in Emilia-Romagna. In questa regione s’impose infatti per la prima volta, dimostrando al Paese intero quanto efficace potesse essere il modello proposto dalle camicie nere. Ma quale fu la relazione concretamente instauratasi tra movimento delle camicie nere e territorio emiliano-romagnolo? Lungi dal riprodursi sempre uguale a se stesso, il fascismo si sviluppò infatti aderendo alle particolari caratteristiche sociali e politiche dei territori.

cod. 1792.281

Salvatore Adorno, Luigi Ambrosi

Pensare storicamente

Didattica, laboratori, manuali

Frutto del confronto tra studiosi e insegnanti promosso dalla Sissco (Società italiana per lo studio della storia contemporanea) su tutto il territorio nazionale, in collaborazione con università, enti di ricerca e società storiche, il volume affronta le pratiche attive d’insegnamento della storia attraverso una riflessione a più voci che assegna un valore strategico alla disciplina nel processo educativo scolastico.

cod. 1792.269