Direzione:
Gianfranco Bettin Lattes, Pietro Fantozzi, Arianna Montanari, Roberto Segatori
Comitato di coordinamento:
Gianfranco Bettin Lattes (direttore); Ernesto d’Albergo (Sapienza Università di Roma); Donatella della Porta (Istituto Italiano di Scienze Umane, Firenze); Klaus Eder (Humboldt Universität, Berlino); Pietro Fantozzi (Università della Calabria); Arianna Montanari (Sapienza Università di Roma); Riccardo Scartezzini (Università di Trento); Roberto Segatori (Università di Perugia); Paolo Segatti (Università di Milano); Paolo Turi (Università di Firenze).
Comitato di redazione:
Ettore Recchi (Università di Chieti-Pescara); Roberto De Luca (Università della Calabria); Fabio De Nardis (Università del Salento); Flaminia Saccà (Università della Tuscia); Antonio Canzano (Università di Chieti-Pescara); Giovanni Barbieri (Università di Perugia); Maria Cristina Marchetti (Sapienza Università di Roma); Maria Mirabelli (Università della Calabria); Andrea Pirni (Università di Genova).
Comitato scientifico:
Antonio Alaminos (Università di Alicante); Mauro Barisione (Università di Milano); Michael Braun (University of Mannheim); Antonio Costabile (Università della Calabria); Colin Crouch (Warwick Business School); Mario Diani (Università di Trento); Virginie Guiraudon (SciencesPO); Steffen Mau (Università di Brema); Andrea Millefiorini (Seconda Università di Napoli); Stefano Monti Bragadin (Università di Genova); Anne Muxel (SciencesPO); Gloria Pirzio (Sapienza Università di Roma); Carlo Ruzza (Università di Leicester); Ambrogio Santambrogio (Università di Perugia); Sidney G. Tarrow (Cornell University, New York); José Félix Tezanos (Universidad Nacional de Educación a Distancia); Tommaso Vitale (SciencesPO).
La globalizzazione determina, tra i suoi effetti maggiormente problematici, una crisi profonda della politica e della cultura politica democratica. La sociologia politica italiana e le nuove generazioni di ricercatori che la animano hanno una missione cruciale, vale a dire attualizzare il percorso dei classici da Karl Marx e Max Weber agli elitisti, adeguandone le categorie analitiche alla complessità della postmodernità. La nuova centralità delle relazioni transnazionali e la questione dell’Europa suggeriscono l’uso del metodo comparativo come cornice di una riflessione sociologica innovativa.
La collana intende tematizzare l’intreccio tra mutamento sociale e mutamento politico nella consapevolezza che il cambiamento investe sia le questioni di polity, relative agli assetti istituzionali e alla crisi della tradizionale forma-Stato, sia le dinamiche di politics, con la personalizzazione e la mediatizzazione del potere, sia infine le policies, condizionate dalle ricorrenti ondate neo-liberiste.
La collana promuove studi e ricerche che interpretano gli elementi più significativi di queste trasformazioni spingendosi a esplorare nuove categorie, nuovi movimenti e nuove tematiche.
I volumi pubblicati sono sottoposti alla valutazione anonima di almeno due referee esperti.