"I poeti sono mentitori per professione"? Il valore cognitivo della letteratura

Journal title SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA)
Author/s Wolfgang Huemer
Publishing Year 2008 Issue 2008/32 Language Italian
Pages 17 P. 9-25 File size 1353 KB
DOI
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"I poeti sono mentitori per professione"? Il valore cognitivo della letteratura - Fin dall’antichità esiste una tensione tra filosofia e letteratura, a cui David Hume ha dato voce dicendo che i poeti sono «mentitori per professione»: i testi letterari, in quanto opere di finzione che parlano di persone che non sono mai esistite e di eventi che non sono mai accaduti, non contengono proposizioni vere. Ciò implica, però, che essi sono privi di qualsiasi valore cognitivo. Questo articolo cerca di mostrare che tale atteggiamento anticognitivista si basa su una concezione errata del progresso cognitivo, che lo riduce a un accumulo di dati. Quando apprendiamo da un testo letterario, invece, è perché esso ci offre nuove prospettive, approfondisce la nostra comprensione o ci invita a riflettere e ad arrivare a conclusioni nostre.

Wolfgang Huemer, "I poeti sono mentitori per professione"? Il valore cognitivo della letteratura in "SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA)" 32/2008, pp 9-25, DOI: