L'Agenzia per i beni sequestrati e confiscati: quale futuro per i beni sottratti alle mafie?

Journal title QUESTIONE GIUSTIZIA
Author/s Francesco Menditto
Publishing Year 2010 Issue 2010/2 Language Italian
Pages 13 P. 33-45 File size 256 KB
DOI 10.3280/QG2010-002004
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Gli interventi cd. di riduzione del danno sono da oltre vent’anni al centro del dibattito e del conflitto sulla politica delle droghe. In questo arco di tempo il contesto storico-politico ha subìto trasformazioni di grande intensità. Ciò pone alcune domande a cui si cerca qui di dare risposta: quali sono i punti forza che guidano la capacità di espansione, ben oltre il continente europeo, delle politiche di riduzione del danno? E quali i punti critici che provocano le perduranti resistenze ad abbandonare la retorica bellica della lotta alla droga, per abbracciare la via pragmatica del contenimento dei rischi legati al consumo. La questione aperta è - e resta - quella di ri-orientare la politica delle droghe, passando dalla "soluzione finale" del problema alla "convivenza" con i consumi (e con i consumatori) di sostanze psicoattive.

1. L’impatto delle norme processuali sulle sorti della giustizia civile

2. Due approcci

3. Aspetti critici

4. Il protocollo di "Valore Prassi" di Verona

5. Osservazioni conclusive.

Francesco Menditto, L'Agenzia per i beni sequestrati e confiscati: quale futuro per i beni sottratti alle mafie? in "QUESTIONE GIUSTIZIA " 2/2010, pp 33-45, DOI: 10.3280/QG2010-002004