Journal title AFFARI SOCIALI INTERNAZIONALI
Author/s Sabrina Zocchi
Publishing Year 2002 Issue 2002/2
Language Italian Pages 10 P. File size 34 KB
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Questo studio inizia con una panoramica sui flussi migratori determinatisi dalla Cina, un paese di grande tradizione migratoria specialmente nei due secoli passati, con sbocco prevalente nel Sudest asiatico, area più facilmente raggiungibile. All’inizio degli anni ‘90 il numero dei cinesi presenti in Asia (Indonesia, Tailandia, Malesia, Birmania, e Filippine) nel 1990 ammontava, secondo stime, a circa 20.700.000, il numero di quelli presenti negli Stati Uniti a 1.800.000, in Sud America (Perù e Brasile) a 600.000, in Australia a 330.000 e in Europa a 525.000. Il continente europeo venne solo marginalmente coinvolto dal movimento migratorio di origine cinese fino all’inizio del ventesimo secolo. Nei due decenni passati i flussi di migrazione cinese di questi ultimi anni in Europa hanno creato allarme, oltre che per la prepotente crescita del numero totale di immigrati di diverse nazionalità anche per la generale impreparazione di paesi come l’Italia; paesi di emigrazione per tradizione e dunque non abituati a gestire grandi flussi di immigrazione secondo una pianificazione lungimirante. Ora, ridimensionato l’allarme, si è maggiormente propensi a rivedere alcuni luoghi comuni sui cinesi. Sono soprattutto le istanze determinate dalla presenza di una sempre più nutrita seconda generazione a mettere un maggior numero di istituzioni e un maggior numero di adulti cinesi di fronte alla necessità di un incontro, di una reciproca conoscenza e di una collaborazione ai fini della continuità di una convivenza che non generi più paura e allarmismo.
Sabrina Zocchi, Immigrazione cinese: flussi e insediamento in Italia e in Europa in "AFFARI SOCIALI INTERNAZIONALI" 2/2002, pp , DOI: