Journal title PSICOANALISI
Author/s Edna O’Shaughnessy
Publishing Year 2023 Issue 2022/2
Language Italian Pages 16 P. 51-66 File size 197 KB
DOI 10.3280/PSI2022-002005
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L’articolo esamina la comunicazione i suoi modi e i suoi cambiamenti tra analista e paziente e, più in particolare, la comunicazione all’interno del paziente stesso nel corso di un’analisi. Il materiale clinico di due casi illustra come i pazienti possano aver bisogno di comunicare all’analista con le parole, ma anche, per esprimere il proprio sé meno sviluppato, con modalità più primitive, che possono essere comprese e concettualizzate mediante la nozione di identificazione proiettiva di Melanie Klein. Quando si sente capito dalle parole dell’analista (interpretazioni mutative), il paziente può diventare lentamente consapevole delle proprie modalità pri-mitive di porsi in relazione, finché il suo metodo di comunicazione cambia ed egli diventa capace di esprimere con parole proprie la comprensione di se stesso. Ciò implica un cambiamen-to strutturale e una ripresa dello sviluppo dell’Io ed è altresì un momento mutativo. In breve: le interpretazioni mutative non sono di per sé fattore di cambiamento. Esse pongono il paziente nella condizione di poter cambiare. Ed è lui stesso che deve realizzare attivamente con le proprie parole il processo di working through mutativo.
Edna O’Shaughnessy, Parole e working through in "PSICOANALISI" 2/2022, pp 51-66, DOI: 10.3280/PSI2022-002005