Il sovrano occulto.

Fabio Massimo Nicosia

Il sovrano occulto.

Lo "stato di diritto" tra governo dell'uomo e governo della legge

Edizione a stampa

36,00

Pagine: 320

ISBN: 9788846421005

Edizione: 1a edizione 2000

Codice editore: 1525.34

Disponibilità: Esaurito

Può esistere uno "Stato di diritto", nel quale la legge sia sovrana, se alcuni tra gli uomini sono competenti a porre la legge in via esclusiva? Come può infatti la legge governare, se gli uomini di governo possono mutarla? E che significa che la legge, la norma giuridica è "obbligatoria"? In che cosa può consistere l'obbligo di un uomo di obbedire a una norma posta da un altro uomo? È compatibile con tale obbligo l'idea che l'atto giuridico (legge, sentenza o provvedimento amministrativo) sia sindacabile nella sua legittimità? E fino a che punto il potere di adottare atti giuridici implica "discrezionalità" nel dettarne il contenuto "valido"?

L'autore affronta questi e altri interrogativi da studioso del diritto pubblico, che tiene conto delle questioni poste, attorno agli stessi temi, dalla filosofia giuridica e politica. E conclude che, a rigore, il vero "Stato di diritto" nel senso liberale è l'anarchia giuridica, così come si esprime nel sistema del libero mercato: e ciò perché nel mercato non vi sono soggetti legittimati in via privilegiata all'adozione di atti giuridici, i quali possano unilateralmente stabilire quali interessi soddisfare e quali sacrificare; ma ognuno è autorizzato a trattare direttamente le questioni che lo riguardano. Si delineano così i presupposti di una teoria del mercato come vero e proprio ordinamento giuridico, come sistema di diritto pubblico in grado di creare da sé le regole della sua propria implementazione.

Fabio Massimo Nicosia (Milano, 1958) è avvocato e studioso di diritto amministrativo. Ha pubblicato tre volumi dedicati a tale materia ( Potere ed eccesso di potere nell'attività amministrativa "non discrezionale" , Jovene, 1991; Interesse legittimo e tutela giurisdizionale , Jovene, 1991; Il procedimento amministrativo , Jovene, 1992) e numerosi saggi, alcuni dei quali raccolti ne Il diritto di essere liberi , Facco, 1997.


L'incoerente ordinamento dello Stato
("Ordinamento" e aporie della "norma fondamentale"; "Norma di riconoscimento" e materialità dell'ordinamento; Lo Stato troppo umano; Fondamento ideale dell'ordinamento: "legittimità" e "consenso"; "Uguaglianza di fronte alla legge" e l'impossibile coerenza della scelta pubblica; Alle radici dell'"uguaglianza di fronte alla legge": universalizzabilità, reciprocità e il mito della "parità di trattamento"; La coerente incoerenza del potere: la regola fondamentale di competenza; Potere originario e coerenza dell'ordinamento in Norberto Bobbio: la non giuridicità dello Stato di diritto)
Il segno del comando
(Ascesa, caduta e resurrezione dell'"imperatività" delle norme; L'"obbligatorietà" nella teoria della "validità-esistenza" della norma. La "legittimità"; Nozioni di "validità"; "Validità-esistenza" e "obbligatorietà": depurando Kelsen; "Validità" ed "efficacia": l'"obbligatorietà-imperatività" come "effettività a priori"; Dall'"obbligo politico" all'"obbligo giuridico"; Il mito del comando come fonte di obblighi; L'"obbligo di mantenere le promesse")
La "funzione orientativa" del diritto
(L'occasione mancata della sociologia; Tecniche dell'"orientamento": il mito di Tû-Tû; Il mito dell'"illecito"; I "fatti istituzionali" come legittimazione all'uso della forza; Lo "scopo del diritto": il paradigma del diritto penale; "Condizionamento" e "influenza"; "Valori", "scopo" e "funzione" della norma giuridica; Un menu di prescrizioni?; Atti perlocutori e procedure convenzionali. "Autofasia" e "teleoostensione"; Il "valore" della norma; I limiti dell'analisi funzionale)
Struttura dichiarativa ed efficacia delle norme giuridiche
(La pretesa "irrilevanza" della forma dichiarativa della norma giuridica. Suo senso e valore; Discorso conoscitivo e discorso prescrittivo; Problemi dell'inferenza illocutoria; Circolarità della "logica deontica". Frastico e neustico; La struttura dichiarativa "presa alla lettera"; Le norme giuridiche come proposizioni analitiche; Le norme giuridiche come proposizioni empiriche; Verità empirica e legittimità; Le cinque accezioni di "efficacia")
La costituzione delle norme
(La presunta costitutività peculiare delle norme abrogative; Le norme costitutive in Carcaterra; La norma giuridica come minaccia (generalità); Il meccanismo coercitivo come oggetto della costituzione del diritto; La forza: strumento od oggetto del diritto? Carattere "secondario" della norma giuridica; La norma compiuta come combinazione condizionata; La norma compiuta tra fatti istituzionali e atti esecutivi materiali; Il problema del "destinatario" nella norma giuridica, nella norma come imperativo e nella norma come minaccia)
La verificazione della coerenza del sistema
(Verità e falsità della norma giuridica: i quattro modi della sua verificazione; Il giudizio di adeguatezza interna; Logica e diritto: implicazione e inferenza; Logica e diritto: implicito, assunzione, sottinteso e presupposizione; Il problema della discrezionalità; L'attività "vincolata" come attività interpretativa; Vaghezza normativa e criterio di specificità; Specificità, bilanciamento dei principi e incoerenza del sistema in Ronald Dworkin; La verificazione dell'"adeguatezza esterna". Un'accezione di "efficacia"; L'adeguatezza esterna essenziale: razionalità della norma come attitudine all'incardinamento fattuale; Adeguatezza essenziale e "natura delle cose"; L'imputabilità degli effetti e carattere a posteriori del giudizio sul1'adeguatezza ideale; Adeguatezza procedimentale o del collegamento)
Conclusione
(Minaccia della norma, violenza dell'ordinamento; Sovranità e territorialità; Stato di diritto e disobbedienza incivile. Verso lo Stato di anarchia (il mercato come ordinamento giuridico: anticipazione).

Collana: Sociologia del diritto

Argomenti: Sociologia giuridica e della devianza

Livello: Studi, ricerche

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