Titolo Rivista AFFARI SOCIALI INTERNAZIONALI
Autori/Curatori Maria Rita Saulle
Anno di pubblicazione 2003 Fascicolo 2002/4
Lingua Italiano Numero pagine 8 P. Dimensione file 43 KB
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Nella storia del diritto internazionale la schiavitù ha subito nel tempo i mutamenti più sostanziali ed ha evidenziato la discordanza che può esistere in alcuni momenti tra etica e diritto. Conosciuta fin dall’antichità nell’ambito del diritto bellico secondo cui il vincitore poteva legittimamente rendere schiavi i familiari del nemico sconfitto, la schiavitù, anche sotto forma di tratta di esseri umani, continuò ad essere riconosciuta come lecita e regolata sulla base di accordi (vedi il Patto de asiento de negros stipulato ad Utricht nel 1713) fino alla Conferenza di Berlino del 26.2.1885 il cui Atto generale vietò all’art. 9 la tratta e le operazioni per mare e per terra dirette a consentire la stessa. Molti sono stati gli atti internazionali finalizzati al divieto nel tempo, posteriormente alla citata Conferenza di Berlino. Contemporaneamente molti Stati hanno modificato i loro ordinamenti interni al fine di vietare la schiavitù ed a questo proposito non si può non ricordare per tutti l’opera compiuta in questo senso da A. Lincoln, eletto presidente nel 1866.;
Maria Rita Saulle, Il commercio globalizzato degli schiavi in "AFFARI SOCIALI INTERNAZIONALI" 4/2002, pp , DOI: