Reti d’impresa e accordi territoriali per il welfare aziendale: i tratti distintivi delle esperienze italiane

Titolo Rivista SOCIOLOGIA DEL LAVORO
Autori/Curatori Valentino Santoni
Anno di pubblicazione 2019 Fascicolo 2019/153
Lingua Italiano Numero pagine 17 P. 185-201 Dimensione file 373 KB
DOI 10.3280/SL2019-153011
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

I cambiamenti nella struttura sociale e demografica del nostro Paese, l’emergere di nuovi rischi sociali e le conseguenze connesse alla recente crisi economica hanno profondamente cambiato il volto del sistema di welfare italiano. Negli ultimi anni, il sistema di protezione sociale pubblico è apparso in crescente difficoltà nel fornire risposte alle crescenti richieste provenienti dai cittadini. Di conseguenza, sono nate forme di intervento sociale che, mobilitando risorse economiche non pubbliche, hanno cercato di integrare e sostenere il welfare state. Tra queste vi sono le iniziative di welfare aziendale. Secondo recenti ricerche, la diffusione di tale fe-nomeno non sembra però progredire in maniera uniforme nel territorio del nostro Paese. Una delle strade più promettenti per superare questo limite può essere quella dell’aggregazione. Nell’ultimo periodo sono state molte le esperienze di imprese che - comprendendo le potenzialità del welfare aziendale - hanno costituito reti di aziende e hanno preso parte a network multi-attore formati anche da soggetti del Terzo Settore e da istituzioni pubbliche. Sulla base di queste premesse, lo scopo del presente contributo è quello di individuare e approfondire le caratteristiche fondamentali che possono aiutare a descrivere in maniera sintetica le esperienze realizzate in Italia. Per far ciò, partendo proprio dall’osservazione di tali dinami-che, saranno analizzati alcuni network che si sono proposti di strutturare piani di welfare aziendale.;

Keywords:Welfare aziendale, secondo welfare, reti d’impresa, accordi territo-riali

  1. Adema W. e Whiteford P. (2010). Public and Private Social Expenditure. In Francis G., Castles F.G., Leibfried S., Lewis J., Obinger H., Pierson C., eds., The Oxford Handbook of the Welfare State. Oxford: Oxford University Press.
  2. Agostini C. e Ascoli U. (2014). Il welfare occupazionale: un’occasione per la ricalibratura del modello italiano?. Politiche Sociali/Social Policies, 2: 259-275. DOI: 10.7389/77343
  3. Ascoli U. e Pasquinelli S., a cura di (1993). Il welfare mix. Stato sociale e terzo settore. Milano: FrancoAngeli.
  4. Baccaro L., Howell C. (2017). Trajectories of Neoliberal Transformation: European Industrial Relations since the 1970s. Cambridge: Cambridge University Press.
  5. Butera F. (2009). Il cambiamento organizzativo: analisi e progettazione. Roma-Bari: Laterza.
  6. Cafaggi F., a cura di (2009). Il contratto di rete. Commentario. Bologna: Il Mulino
  7. Castells M. (2014). La nascita della società in rete. Milano: Egea.
  8. Crouch C., Le Galès P., Trigilia C., Voelzkow H. (2001). Local Production Systems in Europe: Rise or Demise?. Oxford: Oxford University Press.
  9. Donati P. (1993). La cittadinanza societaria. Roma-Bari: Laterza.
  10. Emmenegger P., Häusermann S., Palier B., Seeleib-Kaise M. (2012). The Age of Dualization: The Changing Face of Inequality in Deindustrializing Societies. Oxford: Oxford University Press.
  11. Esping-Andersen G. (2005). Le nuove sfide per le politiche del XXI secolo. Famiglia, economia e rischi sociali dal fordismo all’economia dei servizi. Stato e Mercato, 74: 181-206. DOI: 10.1425/20480
  12. Ferrera M. (1996). The “Southern model” of welfare in social Europe. Journal of European social policy, vol. 6, 1: 17-37. DOI: 10.1177/095892879600600102
  13. Fondazione Zancan (2013). Verso un welfare generativo, da costo a investimento. Padova: Fondazione Zancan.
  14. Greve B. (2007). Occupational Welfare. Winners and Losers. Cheltenham: Edward Elgar.
  15. Istat (2017). Rapporto annuale 2017. Roma.
  16. Leonardi M. (2017). Premi di produttività e welfare aziendale: una riflessione sul caso italiano. Rivista delle Politiche Sociali, 2: 35-36.
  17. Lodigiani R. e Pesenti L. (2013). Un welfare plurale “radicale” come via di innovazione socio-istituzionale oltre la crisi. Politiche sociali e servizi, 1: 9-30. DOI: 10.1400/227174
  18. Macchioni E. (2014). Culture e pratiche del welfare aziendale. Dalla responsabilità sociale alla cittadinanza d’impresa. Milano-Udine: Mimesis.
  19. Magnaghi A. (2000). Il progetto locale. Torino: Bollati Boringhieri.
  20. Maino F., Razetti F. e Santoni V. (in corso di pubblicazione). Il mercato del welfare aziendale: innovazione tecnologica e nuove opportunità occupazionali. Una ricerca sui provider di welfare aziendale. Sociologia del lavoro, 155/2019.
  21. Maino F. e Ferrera M., a cura di (2013). Primo Rapporto sul secondo welfare in Italia 2013. Torino: Centro di Ricerca e Documentazione Luigi Einaudi.
  22. Maino F. e Rizza R. (2018). Le piccole e medie imprese incontrano il welfare: nuove opportunità di tutela dei lavoratori e di crescita per l’azienda e il territorio?. Stato e Mercato, 2: 197-224. DOI: 10.1425/90960
  23. Natali D. (2009). The Italian Welfare State (still) in Transition: The Progressive Recalibration of Social Programmes and Greater Flexibility of Labour Market Policies. In: Schubert K., Hegelich S., Bazant U., eds., The Handbook of European Welfare Systems. New York: Routledge.
  24. Negrelli S. e Pacetti V. (2016). I contratti di rete. Pratiche di capitale sociale tra le imprese italiane. Bologna: Il Mulino.
  25. Pavolini E., Ascoli U. e Mirabile M. L., a cura di (2013). Tempi moderni. Il welfare nelle aziende in Italia. Bologna: Il Mulino.
  26. Pavolini E., a cura di (2016). Welfare aziendale e conciliazione. Proposte e esperienze dal mondo cooperativo. Bologna: Il Mulino.
  27. Porter M.E., Kramer M.R. (2011). Creating Shared Value. Harvard Business Review, vol. 89, 1-2: 62-77.
  28. Prandini R. (2014). Welfare aziendale territoriale: semantiche innovazioni e primi esempi. In: Rizza R. e Bonvicini F., a cura di, Attori e territori del welfare. Innovazioni nel welfare aziendale e nelle politiche di contrasto all’impoverimento. Milano: FrancoAngeli.
  29. Pyke F., Sengenberger W. (1992). Industrial districts and local economic regeneration. Ginevra: International Institute for Labour Studies.
  30. Regalia I. (2016). L’accordo interconfederale su premi di risultato e welfare aziendale per le imprese senza rappresentanza. Politiche Sociali/Social Policies, 3: 513-518. DOI: 10.7389/84852
  31. Rivista delle Politiche Sociali (2017). Welfare occupazionale e welfare state: incastri virtuosi?, 2.
  32. Rizza R. e Bonvicini F., a cura di, (2014). Attori e territori del welfare. Innovazioni nel welfare aziendale e nelle politiche di contrasto all’impoverimento. Milano: FrancoAngeli.
  33. Santoni V. (2017). Welfare aziendale e provider prima e dopo le Leggi di Stabilità. In: Maino F. e Ferrera M., a cura di, Terzo Rapporto sul secondo welfare in Italia 2017. Torino: Centro di Ricerca e Documentazione Luigi Einaudi.
  34. Santoni V. (2018). Gli investimenti, le opportunità e i rischi della digital health nel campo del welfare aziendale. Politiche Sociali/Social Policies, 2: 217-233. DOI: 10.7389/90595
  35. Seeleib-Kaiser M., Fleckenstein T. (2009). The Political Economy of Occupational Family Policies: Comparing Workplaces in Britain and Germany. British Journal of Industrial Relations, vol. 47, 4: 741-764.
  36. Taylor-Gooby P. (2004). New Risks, New Welfare: The Transformation of the European Welfare State. Oxford: Oxford University Press.
  37. Trampusch C. (2007). Industrial Relations as a Source of Social Policy: A Typology of the Institutional Conditions for Industrial Agreements on Social Benefits. Social Policy & Administration, vol. 41, 3: 251-270.
  38. Trigilia C. (2005). Sviluppo locale. Un progetto per l’Italia. Roma: Laterza.
  39. Zazzaro A. (2010). Reti d’imprese e territorio. Tra vincoli e nuove opportunità dopo la crisi. Bologna: Il Mulino.

  • Mercato del welfare aziendale, provider e nuove opportunità occupazionali Franca Maino, Federico Razetti, Valentino Santoni, in SOCIOLOGIA DEL LAVORO 155/2019 pp.137
    DOI: 10.3280/SL2019-155007

Valentino Santoni, Reti d’impresa e accordi territoriali per il welfare aziendale: i tratti distintivi delle esperienze italiane in "SOCIOLOGIA DEL LAVORO " 153/2019, pp 185-201, DOI: 10.3280/SL2019-153011