Libri di Letteratura

La ricerca ha estratto dal catalogo 327 titoli

Maria Ermelinda De Carlo

Autobiografie allo specchio.

Strumenti metodologici del ri-leggersi tra educazione degli adulti e narratologia

Attraverso gli strumenti della narratologia applicati alle scritture autobiografiche, il volume propone un lavoro di analisi, di osservazione ermeneutica e di ricerca interpretativa che intende cogliere riferimenti, episodi, espressioni, parole che rivelano parte del mondo adulto tra illusioni e verità, tra tempo e spazio.

cod. 292.2.115

Le tappe essenziali del celeberrimo caso Dreyfus, dalla condanna nel 1894 alla riabilitazione nel 1906, sono qui ripercorse dando la parola ai protagonisti dell’epoca e presentando, per la prima volta in traduzione italiana, gran parte dei documenti proposti. Emergono così, in modo diretto, giudizi e testimonianze, tensioni ideali e argomenti che contrapposero dreyfusardi e antidreyfusardi. Ma soprattutto emerge il ruolo degli intellettuali.

cod. 291.90

Antonio Virzì

Un malato senza nome.

Rivisitazione de "Il tailleur grigio" di Andrea Camilleri

Una storia straordinaria e assieme singolare, costruita come un giallo, che incuriosisce prima, appassiona poi. Si svela, però nel finale, come una suggestiva lezione sul rapporto medico-paziente.

cod. 2001.93

Proto-giornalismo e letteratura.

Avvisi a stampa, relaciones de sucesos

L'emergere del primo moderno mercato della comunicazione – fatto di avvisi a stampa, relaciones de sucesos e testi affini circolanti durante l’Ancien régime – materiali che, dall’inizio dell’età moderna, attraversano diversi altri generi testuali. Il testo si focalizza poi sull’ambiente culturale della Sardegna.

cod. 1116.5

Ogni storia, ogni narrazione specie romanzesca ha un suo proprio “spazio”, ma deve confrontarsi con la spazialità che ci circonda, oggettiva e coincidente spesso con ciò che per lo più intendiamo come Realtà. Di qui la necessità di misurarsi e con il narrare storico e con il narrare del Mondo, anche nei loro intrecci reciproci che spesso proprio nei generi storiografici e nei romanzi hanno avuto il loro esito più felice.

cod. 1051.15

Beatrice Alfonzetti

Teatro e tremuoto.

Gli anni napoletani di Francesco Saverio Salfi (1787-1794)

L’attività teatrale e intellettuale di Francesco Saverio Salfi durante gli anni trascorsi a Napoli. Qui Salfi predilige il teatro tragico, dapprima in sostegno del trono, poi, parallelamente alla scelta rivoluzionaria e filofrancese, per rovesciarlo. Accusato di essere implicato nella congiura giacobina del 1794, Salfi fugge portandosi dietro l’esperienza della centralità del teatro nell’educazione dell’uomo e nei cambiamenti politici.

cod. 1051.16

Il volume raccoglie alcuni saggi riguardanti problematiche etimologiche attinenti a diverse tradizioni linguistiche europee, antiche e medioevali: il greco antico, il latino, il sardo e il castigliano, il sardo e l’ungherese.

cod. 1116.6

Il letterato e lo storico.

La letteratura creativa come storia

Le verità della letteratura e della storia non sono in contraddizione, anzi, insieme sono in grado di rendere più illuminato il nostro panorama conoscitivo. Se apparenza fenomenica e realtà coincidessero non ci sarebbe bisogno di scienza. Non ci sarebbe, però, bisogno neppure di letteratura…

cod. 2000.1383

La politicità di Dante pone problemi brucianti di attualità: sulla lingua ‘nazionale’ del sì e delle sue sorti, sulla nazionalità stessa italiana nel nuovo contesto europeo, sul problema di un ordine mondiale (universale avrebbe detto Dante) in un’epoca di sistema non imperiale ma imperialistico, sulla idoneità di una cultura a educare e indirizzare le classi dirigenti.

cod. 1051.17

Francesco Capello

Città specchio.

Soggettività e spazio urbano in Palazzeschi, Govoni e Boine

Il volume si accosta a tre autori fondamentali del canone italiano primonovecentesco da un’angolatura inedita, mostrando come nei loro testi il nucleo di fantasie associate al tema cittadino si ritrovi operante anche nel rapportarsi del soggetto ad altri oggetti significativi. La città si rivela immagine speculare dell’alterità con cui si entra in rapporto, ma anche e soprattutto di quella costellazione di forme relazionali che è la soggettività stessa.

cod. 1051.18