L'Inferno dei guelfi e i principi del Purgatorio

Umberto Carpi

L'Inferno dei guelfi e i principi del Purgatorio

La politicità di Dante pone problemi brucianti di attualità: sulla lingua ‘nazionale’ del sì e delle sue sorti, sulla nazionalità stessa italiana nel nuovo contesto europeo, sul problema di un ordine mondiale (universale avrebbe detto Dante) in un’epoca di sistema non imperiale ma imperialistico, sulla idoneità di una cultura a educare e indirizzare le classi dirigenti.

Edizione a stampa

29,00

Pagine: 248

ISBN: 9788820446185

Edizione: 1a edizione 2013

Codice editore: 1051.17

Disponibilità: Discreta

Sempre più forte si avverte l'esigenza di contestualizzare davvero Dante, soprattutto le vicende del suo esilio, in parallelo con il progressivo costituirsi della sua ideologia imperiale e della sua nuova poetica nei cruciali e intricatissimi anni fra il 1304 e la discesa di Arrigo VII.
Seguendo il susseguirsi delle esperienze biografico-politiche in stretta connessione con lo svolgersi di una scrittura riesplosa, dopo il silenzio del primissimo esilio, stimolata anche da un pubblico nuovo e diversissimo rispetto a quello della Firenze anni '80 e '90 del Duecento, l'itinerario dantesco va da Tre donne alla valletta dei principi nel Purgatorio. Un itinerario rigorosamente seguito nel suo senso politico, per la necessità di mettere a nudo lo scheletro evenemenziale e ideologico da cui è sostenuto il corpo della poetica dantesca. Uno scheletro, per l'appunto, affatto politico. Difficile intendere a fondo Dante senza aver ricomposto le ossa sparse e disordinate di quello scheletro. Che non è un ritorno alla ormai quasi centenaria distinzione crociana fra struttura e poesia, bensì una lettura della poesia in chiave politica, concettuale. Come Dante pretendeva, lui che ha sempre collegato il proprio onore di poeta alla condizione di cive.
La politicità di Dante pone problemi brucianti di attualità: sulla lingua 'nazionale' del sì e delle sue sorti, sulla nazionalità stessa italiana nel nuovo contesto europeo, sul problema di un ordine mondiale (universale avrebbe detto Dante) in un'epoca di sistema non imperiale ma imperialistico, sulla idoneità di una cultura a educare e indirizzare le classi dirigenti.

Umberto Carpi
ha insegnato Letteratura italiana nelle Facoltà di Lettere dell'Università di Roma "La Sapienza" e di Pisa. Dopo essersi dedicato allo studio della cultura letteraria italiana dell'Ottocento e del Novecento (studio d'altronde non abbandonato, si veda Giosuè Carducci. Poesia e politica, 2010), ha impegnato gli ultimi venticinque anni in ricerche sul periodo giacobino-napoleonico (Patrioti e napoleonici, 2013) e su Dante (La nobiltà di Dante, 2 tomi, 2004). Ha svolto un'ininterrotta attività politica (senatore per due legislature e sottosegretario di Stato): attualmente fa parte del Comitato Nazionale dell'Anpi.



Introduzione
Verso la Commedia
Tre donne intorno al cor mi son venute...
Le dolci rime dieci anni dopo
La destinataria di Doglia mi reca e un'ipotesi di contestualizzazione
Un congedo da Firenze
Un Inferno guelfo
Il Purgatorio dei principi
Da Federico II a Manfredi
Sordello e un'idea dell'Italia
Invidia, consorte divieto, i nobili di Romagna
I principi del Purgatorio
Indice dei nomi.

Collana: Letteratura italiana. Saggi e strumenti

Argomenti: Letteratura

Livello: Studi, ricerche

Potrebbero interessarti anche