TY - JOUR PY - 2010 SN - 1972-4837 T1 - La psico-cosa, dall’invisibile al visibile: vedere, sentire, percepire, rappresentare, pensare l’adolescenza JO - GRUPPI DA - 10/10/2010 12:00:00 AM DO - 10.3280/GRU2010-001008 UR - http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=40219 AU - Baldassarre, Angela SP - 87 EP - 101 IS - 1 VL - XII LA - IT AB - È spesso presente negli adolescenti la convinzione che quando c’è un disagio psichico il "problema" possa essere assente o come accade frequentemente venga esternalizzato, proiettato sui genitori, sugli insegnanti ecc., perché sentono una estraneità alle loro difficoltà. Questo processo può accadere anche tra le varie istituzioni coinvolte, famiglia, scuola... Il sentire in adolescenza presenta forti intensità emotive, affettive tali da compromettere la loro rappresentabilità e pensabilità. Cosa accade quando si presentifica il crollo psichico? Si avverte un pericolo per la propria identità ed i fantasmi, le immaginazioni, le fantasie diventano "le psico-cose" senza possibilità di distinzione tra l’interno e l’esterno, tra il vissuto, il percepito e l’accaduto, generando cosi fenomeni come dispersione dell’identità, identità negative, confusività e/o forti dipendenze da persone o cose pur di ritrovare disperatamente un Io possibile. PB - FrancoAngeli ER -