@article{56622, year={2016}, issn={1972-4853}, journal={MONDO CONTEMPORANEO}, number={1}, volume={}, doi={10.3280/MON2016-001002}, title={Coesistenza pacifica e cooperazione culturale nella Guerra Fredda: il film Italiani brava gente e l’avvio delle coproduzioni italo-sovietiche}, abstract={Il saggio ricostruisce la genesi e la lavorazione del film di Giuseppe De Santis Italiani brava gente (1964), che narra la campagna militare italiana in Unione So-vietica durante la seconda guerra mondiale. Il film fu il primo a coproduzione ita-lo-sovietica e costituì un precedente per la firma nel 1967 dell’accordo intergover-nativo. Il contributo rivela le connessioni e i cortocircuiti legati alle coproduzioni fra Est e Ovest nell’ambito della "Guerra Fredda culturale", seppure nella fase del-la coesistenza pacifica. Dal punto di vista creativo e culturale, alla volontà di fare un film sull’amicizia fra i due popoli, si aggiunse la rappresentazione del "cattivo tedesco" affermatasi, con finalità e modi differenti, in entrambi i paesi. A livello politico e ideologico la cooperazione fu messa in crisi dal riemergere fra i sovietici di un atteggiamento di sospetto verso il produttore italiano, che aveva ricevuto un finanziamento americano per realizzare il film, e anche verso il Pci, che aveva so-stenuto il progetto. L’idea e la lavorazione del film testimoniano la volontà di con-solidare i buoni rapporti fra i due paesi negli anni Sessanta, rivelando al contempo una difficoltà comunicativa fra comunisti sovietici e italiani che nel corso del de-cennio si sarebbe palesata più chiaramente. L’esperienza di Italiani brava gente mostra comunque una cortina di ferro permeabile attraverso l’atteggiamento ne-goziale di tutti gli attori coinvolti.} url={http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=56622}, author={Stefano Pisu} pages={35-62}, language={IT}}