Pierre Bourdieu, lo Stato e la violenza politica in Italia. Il caso di Gioia del Colle (1920-1922, provincia di Bari)

Titolo Rivista ITALIA CONTEMPORANEA
Autori/Curatori Romain Bonnet
Anno di pubblicazione 2022 Fascicolo 2022/299 Lingua Italiano
Numero pagine 25 P. 100-124 Dimensione file 198 KB
DOI 10.3280/IC2022-299005
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

Questo articolo mette per la prima volta a fuoco il sistema di pensiero di Pierre Bourdieu, incentratosul trittico concettuale capitale-habitus-campo, e culminante nella problematizzazionedello Stato. Per capire i legami complessi tra quest’ultimo e la violenza, il saggio analizzaun caso di brutalizzazione del primo dopoguerra. Il primo luglio 1920, verso mezzogiorno,un proprietario terriero di Gioia del Colle (provincia di Bari) diede l’ordine di fare fuoco suicontadini che tornavano dal lavoro per riscuotere la paga. L’ordine fu prontamente eseguitoda una cinquantina di altri possidenti raggruppati, armati e nascosti. Tuttavia, nell’estate del1922, i responsabili di questa aggressione furono assolti con una sentenza, a dir poco paradossale,di "legittima difesa". Per capire come sia stato possibile arrivare a questa esplosionedi violenza fisica, e alla sua copertura simbolica da parte delle istituzioni, il presente saggioanalizza la metamorfosi dello Stato italiano tra la fine del XIX secolo e l’avvento del Fascismo.Il caso di Gioia del Colle mette così in luce il passaggio tra la brutalità prebellica e labrutalizzazione postbellica.;

Keywords:brutalizzazione, violenza politica, Stato, mondi rurali, fascismo, penser par cas

  1. Alatri Paolo (1956), Le origini del fascismo, Roma, Editori Riuniti.
  2. Albanese Giulia (2006), La brutalizzazione della politica tra guerra e dopoguerra, “Contemporanea”, vol. 9, n. 3, pp. 551-557.
  3. Albanese Giulia (2014), Brutalizzazione e violenza alle origini del Fascismo, “Studi Storici”, n. 55, 2014, pp. 3-14.
  4. Albanese Giulia (2020), La brutalizzazione della politica: una categoria storiografica in crisi?, “Qualestoria”, n. 1, pp. 13-20.
  5. Giulia Albanese (2015), La crisi dello Stato liberale nell’Europa mediterranea, “Novecento.org”, n. 4.
  6. Azzarelli Andrea (2020), Per una storia della polizia in età giolittiana, “Le carte e la storia”, 1, 2020, pp. 109-125.
  7. Blok Anton (1966), Land Reform in a West Sicilian Latifondo Village: the Persistence of a Feudal Structure, “Anthropological Quarterly”, n. 39, pp. 1-16.
  8. Bonin Hubert (2011), La Banque de l’Union Parisienne, Paris, Société Française d’Histoire des Outre-Mers.
  9. Bourdieu Pierre (2012), Sur l’État, Paris, Seuil.
  10. Bourdieu Pierre (1979), La distinction. Critique sociale du jugement, Paris, Éditions de minuit.
  11. Bourdieu Pierre (1987), Choses dites, Paris, Seuil.
  12. Bourdieu Pierre (1992), Réponses, Paris, Seuil.
  13. Bourdieu Pierre (1995), Sur les rapports entre sociologie et histoire en Allemagne et en France, “Actes de la Recherche en Sciences Sociales”, n. 106-107, pp. 108-122.
  14. Bourdieu Pierre (1986), La force du droit. Éléments pour une sociologie du champ juridique, “Actes de la recherche en sciences sociales”, n. 64, pp. 3-19.
  15. Bourdieu Pierre (1980), Le sens pratique, Paris, Éditions de Minuit.
  16. Bourdieu Pierre (1994), Raisons Pratiques, Paris, Seuil.
  17. Bourdieu Pierre (1972), Esquisse d’une théorie de la pratique, Genève, Droz.
  18. Bourdieu Pierre (1976), Les modes de domination, “Actes de la recherche en sciences sociales”, n. 3, pp. 122-132.
  19. Briquet Jean-Louis, Collowald Annie (a cura di) (1999), Liaisons politiques, “Politix”, vol. 12, n. 45, p. 5.
  20. Briquet, Jean-Louis (1999), Des amitiés paradoxales, “Politix”, vol. 12, n. 45, 1999, pp. 7-20.
  21. Cobo Romero Francisco (2012), ¿Fascismo o democracia? Campesinado y política en la crisis del liberalismo europeo, 1870-1939, Granada, Universidad de Granada.
  22. Colarizi Simona (1977), Dopoguerra e Fascismo in Puglia (1919-1926), Bari, Laterza.
  23. Crainz Guido (1994), Padania. Il mondo dei braccianti dall’Ottocento alla fuga nelle campagne, Roma, Donzelli.
  24. Esposito Giulio (2007), Vito de Bellis: un Protagonista del “Ministro della Mala Vita”, “Quaderni della Fondazione Giuseppe di Vagno”, n. 7, pp. 61-73.
  25. Fabbri Fabbio (2009), Le origini della guerra civile. L’Italia dalla Grande Guerra al fascismo (1918-1921), Torino, Utet.
  26. Ferrajoli Luigi (1999), La cultura giuridica nell’Italia del Novecento, Bari, Laterza.
  27. Gaeta Lorenzo (2019), 1919. L’anno in cui (ri)cominciò il diritto del lavoro, “Diritti Lavori Mercati”, n. 2, pp. 189-200.
  28. Gaeta Lorenzo (2015), L’influenza delle culture giuridiche straniere sul diritto del lavoro italiano, “Rivista italiana per le scienze giuridiche”, n. 6, 2015, pp. 206-232.
  29. González Calleja Eduardo (2015), Cifras Cruentas, Granada, Comares.
  30. Haupt Heinz-Gerhard (2019), Comment, “European History Quarterly”, vol. 49, n. 4, pp. 677-681.
  31. Labanca Nicola (1993), In marcia verso Adua, Einuadi, Torino.
  32. Melis Guido (2018), La macchina imperfetta. Immagine e realtà dello Stato fascista, Bologna, Il Mulino.
  33. Millan Matteo (2019), Sostituire l’autorità, riaffermare la sovranità. Legittima difesa, corpi armati e crisi dello Stato nell’età giolittiana, “Studi Storici”, n. 1, 2019, pp. 113-140.
  34. Millan Matteo (2014), Milizie civiche prima della Grande guerra. Violenza politica e crisi dello Stato in Italia e in Spagna (1900-15), “Storica”, n. 58, pp. 49-84.
  35. Millan Matteo (2020), Il lato oscuro della belle époque, “Jacobin Italia”.
  36. Millan Matteo, Saluppo Alessandro, (dir.) (2021), Corporate Policing, Yellow Unionism and Strikebreaking, 1890-1930, New York, Routledge.
  37. Mosse George (1978), Norbert Elias. The Civilizing Process, “New German Critique”, n. 15, pp. 178-183.
  38. Mosse George, Ledeen Michael (1977), Intervista sul nazismo, Roma-Bari, Laterza.
  39. Pera Giuseppe (1991), Diritto del lavoro, Milano, Giuffrè.
  40. Ravegnani Giuseppe (1971), D’Annunzio scrittore di lettere, Milano, Quaderni dell’osservatore.
  41. Revel Jacques, Passeron Jean-Claude (dir.) (2005), Penser par cas, Paris, EHESS.
  42. Salvemini Gaetano (1919), Il Ministro della Mala Vita, Voce, Roma (1910).
  43. Salvemini Gaetano (1952), Come fu assassinato Giuseppe di Vagno, “Il Ponte”, pp. 1583-1585.
  44. Sluga Glenda (2019), Remembering 1919: International Organizations and the Future of International Order, “International Affairs”, 95, 1, 2019, pp. 25-43.
  45. Snowden Franck (2004), Violence and the Great Estates in the South of Italy: Apulia, 1900-1922, Cambridge, Cambridge University Press.
  46. Tilly Louise (1975), Italy, in Charles, Louise and Richard Tilly (a cura di), The Rebellious Century (1830-1930), Cambridge, Harvard University Press, pp. 87-190.
  47. Ventrone Angelo (2003), La seduzione totalitaria: guerra, modernità, violenza politica (1914-1918), Roma, Donzelli.
  48. Vivarelli Roberto (1991), Storia delle origini del Fascismo. L’Italia dalla grande guerra alla marcia su Roma, Bologna, Il Mulino.

Romain Bonnet, Pierre Bourdieu, lo Stato e la violenza politica in Italia. Il caso di Gioia del Colle (1920-1922, provincia di Bari) in "ITALIA CONTEMPORANEA" 299/2022, pp 100-124, DOI: 10.3280/IC2022-299005