Titolo Rivista QUADERNI DI GESTALT
Autori/Curatori Andrea Poma
Anno di pubblicazione 2010 Fascicolo 2010/1
Lingua Italiano Numero pagine 9 P. 79-87 Dimensione file 496 KB
DOI 10.3280/GEST2010-001005
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L’autore prende le mosse dall’edizione italiana del testo Colpa e sensi di colpa di Martin Buber per sottolineare il rapporto fra il pensiero del filosofo e la svolta umanistica in psicoterapia, mettendone in risalto non solo la nota vicinanza, ma anche alcuni punti di distanza e differenza che le caratterizza. In particolare si sofferma su due problemi aperti che ancora interrogano la psicoterapia: la dimensione etica della colpa e il rapporto fra terapeuta e paziente. In primo luogo, la colpa, considerata in senso etico e non solo come sentimento di colpa, è interamente riconducibile all’ambito psicologico o trascende questa sfera radicandosi in un orizzonte esistenziale e quindi irraggiungibile dalla psicoterapia? In secondo luogo, come è possibile incontrare il paziente su un piano esistenziale (il che significa rinunciare a una posizione io-esso per sostare nell’autentico io-tu) senza perdere il proprio metodo, ruolo e infine se stessi? Questi interrogativi sono proposti come stimoli di riflessione per la psicoterapia e per lo sviluppo dei suoi fondamenti.;
Keywords:Buber, colpa, sensi di colpa, relazione terapeutica, psicoterapia
Andrea Poma, Commento a Colpa e sensi di colpa di Martin Buber in "QUADERNI DI GESTALT" 1/2010, pp 79-87, DOI: 10.3280/GEST2010-001005