Problemi anestesiologici con il paziente gravemente disabile

Titolo Rivista CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI
Autori/Curatori Rosaria Lattanzi
Anno di pubblicazione 2012 Fascicolo 2010/3
Lingua Italiano Numero pagine 4 P. 29-32 Dimensione file 50 KB
DOI 10.3280/CDD2010-003005
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La mancanza di collaborazione del paziente disabile rappresenta uno dei principali problemi per l’anestesista, che si trova nell’impossibilità di informare e preparare il soggetto alla procedura chirurgica e alle manovre ad essa correlate. In questi casi è fondamentale rendere consapevoli i genitori e assicurarsi il loro assenso. I problemi di natura clinica sono relativamente modesti per quanto concerne l’anestesia, grazie agli strumenti sofisticati di cui oggi disponiamo; sorgono invece difficoltà maggiori nel postoperatorio: queste difficoltà si possono superare mantenendo il paziente intubato e in anestesia per le 24-48 ore successive all’intervento, allo scopo di controllare efficacemente il dolore. Un altro tipo di provvedimento a cui si deve spesso ricorrere con il disabile grave è la tracheotomia postoperatoria, per la mancanza di un sufficiente controllo della respirazione che predispone a polmoniti ricorrenti. A questo proposito non di rado si incontrano resistenze dei genitori, ma è opportuno superarle perché l’alternativa della ventilazione non invasiva si è dimostrata di difficile applicazione. Infine, un ulteriore problema in ambito anestesiologico è rappresentato dalla presenza di comizialità, molto frequente in questi pazienti.;

Keywords:Disabilità, anestesia, respirazione, tracheotomia, dolore postoperatorio

Rosaria Lattanzi, Problemi anestesiologici con il paziente gravemente disabile in "CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI" 3/2010, pp 29-32, DOI: 10.3280/CDD2010-003005