Competitività ed efficienza della supply-chain: un’indagine sui nodi della logistica in italia

Titolo Rivista ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO
Autori/Curatori Enrico Beretta, Vacche Alessandra Dalle, Andrea Migliardi
Anno di pubblicazione 2012 Fascicolo 2012/2
Lingua Italiano Numero pagine 39 P. 135-173 Dimensione file 226 KB
DOI 10.3280/ED2012-002001
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La logistica è importante sia per la sua incidenza diretta sul Pil nazionale sia, in modo indiretto, nel consentire una maggiore o minore competitività del sistema-paese. La complessiva debolezza del sistema logistico italiano, documentata da varie fonti interne e internazionali, ha numerose cause: inadeguatezze nelle infrastrutture di trasporto a lungo raggio, ma anche dei raccordi di "ultimo miglio"; frammentazione e scarsa integrazione tra gli operatori; inefficienze localizzate nelle singole modalità di trasporto; problemi nei raccordi tra i vettori di diverso tipo (ossia nell’intermodalità); carenze programmatorie e normative. Il presente lavoro approfondisce queste tematiche mediante un’indagine condotta presso un campione di spedizionieri italiani. Per quanto attiene alle infrastrutture, gli operatori riterrebbero utile il completamento degli assi ferroviari in grado di connettere il paese alle principali direttrici di traffico europee, nonché di assicurare un efficace collegamento fra il Nord e il Sud del paese, ma anche un potenziamento dei raccordi locali con altri tipi di vettori, specie quello marittimo. Altri problemi risiedono negli allacci delle aree portuali alla viabilità ordinaria e nell’insoddisfacente funzionamento dei nessi intermodali tra le diverse forme di trasporto. I centri logistici vengono ritenuti nel complesso sufficienti, anche se si riscontrano problemi circa l’eccessiva frammentazione e la distribuzione sul territorio. Tariffe del trasporto, durata e prevedibilità dei tempi, efficienza e affidabilità degli operatori sarebbero nel complesso sufficienti, a eccezione del comparto ferroviario. L’organizzazione della catena logistica risente di una scarsa programmazione delle attività, dell’insufficiente integrazione tra gli operatori e della loro eccessiva frammentazione. Le dotazioni informatiche degli operatori e il ricorso all’ICT vengono giudicate nel complesso sufficienti, ma è carente l’integrazione dei sistemi tra i diversi operatori, con conseguenze negative sul trattamento complessivo del ciclo della merce e sulla tracciabilità delle spedizioni. Dall’indagine sono emerse anche diverse indicazioni di policy. In primo luogo, gli operatori chiedono di razionalizzare il quadro normativo, di rilanciare liberalizzazioni e concorrenza e di concentrare le risorse su un contenuto novero di obiettivi infrastrutturali realizzabili. In secondo luogo, gli operatori stessi potrebbero contribuire alla concentrazione e razionalizzazione dell’offerta. Infine, le Associazioni di categoria nazionali e locali dovrebbero stimolare l’integrazione dei diversi sistemi di ICT e promuovere il rispetto di standard minimi di servizio.;

Enrico Beretta, Vacche Alessandra Dalle, Andrea Migliardi, Competitività ed efficienza della supply-chain: un’indagine sui nodi della logistica in italia in "ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO " 2/2012, pp 135-173, DOI: 10.3280/ED2012-002001