Immagini dell’ebreo e dell’antisemita nell’umorismo ebraico

Titolo Rivista PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE
Autori/Curatori David Meghnagi
Anno di pubblicazione 2014 Fascicolo 2014/3
Lingua Italiano Numero pagine 14 P. 453-466 Dimensione file 68 KB
DOI 10.3280/PU2014-003005
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Freud attribuiva all’umorismo e al motto di spirito (Wizt) un ruolo rilevante per la comprensione della vita culturale ebraica e del suo ethos. Nella pratica clinica ci si è interrogati sul significato dell’umorismo nei suoi aspetti difensivi e creativi, di allontanamento dell’ansia e di creazione di significati nuovi. L’analogia con i processi di creazione artistica e letteraria ha spinto in molti a parlare, nel caso dell’umorismo, della presenza di un processo terziario, distinto da quello primario e secondario. Attraverso l’analisi di alcune storielle ebraiche, viene proposta una riflessione sulle strategie dell’umorismo in risposta alle sfide poste all’esistenza ebraica. L’umorismo ebraico è articolato: non "censura" l’accusa, sembra "far sua" l’accusa. In realtà la depotenzia facendo scaturire significati nuovi che rendono l’accusa ridicola e aumentano la gamma delle conoscenze, invitando al pensiero complesso con effetti catartici e liberatori. L’analisi delle storielle diventa un viaggio nella storia e nella cultura ebraica.;

Keywords:Umorismo ebraico, Witz, antisemitismo, ebraismo, psicoanalisi

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David Meghnagi, Immagini dell’ebreo e dell’antisemita nell’umorismo ebraico in "PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE" 3/2014, pp 453-466, DOI: 10.3280/PU2014-003005