Titolo Rivista PSICOLOGIA DELLA SALUTE
Autori/Curatori Marco Guicciardi
Anno di pubblicazione 2017 Fascicolo 2017/3
Lingua Italiano Numero pagine 18 P. 97-114 Dimensione file 294 KB
DOI 10.3280/PDS2017-003005
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I benefici della attività fisica (AF) nel tumore al seno sono legati essenzialmente alla diminuzione della mortalità e al miglioramento della qualità della vita connessa alla salute. L’attività fisica, sia essa aerobica o di resistenza, produce risultati positivi in corso di trattamento, ma è soprattutto nella fase di sopravvivenza che i suoi effetti risultano più marcati. Per ottenere questi risultati l’attività fisica deve essere svolta con regolarità e costanza. Poiché il tasso di abbandono nei primi sei mesi si aggira di norma al 50% e coloro che permangono in attività, raramente si esercitano con l’intensità, la frequenza e la durata necessarie per ottenere o preservare i benefici acquisiti, è fondamentale che l’attività fisica proposta risulti piacevole, consenta di sviluppare nuove abilità e aumenti il senso di efficacia personale, renda possibili occasioni di interazione sociale e sia svolta preferibilmente in luoghi che impegnano la mente e lo spirito. Diverse tecniche psicologiche sono state utilizzate con successo per aumentare l’aderenza alla attività fisica (es. goal setting, automonitoraggio, modelling, etc.) e alcune teorie psicologiche sembrano garantire una migliore comprensione dei meccanismi che ne regolano il mantenimento, risultando quanto mai utili nel superare le barriere e ridurre le ricadute nella sedentarietà. Vengono passati in rassegna i principali risultati psicofisici ottenuti con l’AF in fase di trattamento oncologico, nel post-trattamento e nella fase di sopravvivenza.;
Keywords:Attività fisica, esercizio, benessere, sopravvivenza, tumore al seno, qualità della vita.
Marco Guicciardi, Aspetti psicologici dell’attività fisica nelle donne con tumore al seno in "PSICOLOGIA DELLA SALUTE" 3/2017, pp 97-114, DOI: 10.3280/PDS2017-003005