Titolo Rivista RICERCHE DI PSICOLOGIA
Autori/Curatori Venusia Covelli
Anno di pubblicazione 2018 Fascicolo 2018/1
Lingua Italiano Numero pagine 14 P. 77-90 Dimensione file 188 KB
DOI 10.3280/RIP2018-001006
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L’obiettivo del presente contributo è descrivere, da un punto di vista teorico e applicativo, l’apporto della Medicina Narrativa (MN) al percorso di cura e presa in carico del paziente anziano. In riferimento alla ricerca in ambito sanitario, la MN (Charon, 2006; Greenhalgh, 2003) sta trovando sempre più terreno di esplo-razione e applicazione con il paziente anziano. Infatti, come è stato recentemente ricordato da Cenci (2016), la MN è in grado di fornire strumenti utili al fine di pianificare il percorso di cura del paziente, sempre più centrato sulla persona e meno sulla sola condizione di salute. Tra gli strumenti a disposizione per la raccolta e l’utilizzo delle storie di malattia, esiste un metodo privilegiato da proporre al paziente anziano: l’intervento Time-Slips (Basting, 2009). Lo strumento consiste nell’invitare la persona a improvvisare il racconto di una storia a partire da uno stimolo, ad esempio una immagine, allo scopo di attivare l’immaginazione e la creatività, spostando così l’attenzione dal compito classico di dover ricordare fatti o eventi del passato realmente accaduti. Attraverso le loro storie, i pazienti anziani possono aiutare gli operatori sanitari a focalizzarsi sulle loro percezioni ed esperienze attuali (hic et nunc), passate (storie di vita), e relative al futuro, andando ad arricchire il più possibile le informazioni che riguardano il quadro clinico, agevolando così la personalizzazione del percorso di cura. Ciò vale sia in un contesto di presa in carico che si conclude nel breve periodo (ad esempio un ricovero ospedaliero di routine), sia in un contesto di lungodegenza presso residenze sanitarie.;
Keywords:Medicina narrativa, storie di malattia, anziani.
Venusia Covelli, L’importanza della medicina narrativa con il paziente anziano in "RICERCHE DI PSICOLOGIA " 1/2018, pp 77-90, DOI: 10.3280/RIP2018-001006