L’origine collaborativa e intersoggettiva della coscienza: un approccio evoluzionista ed evolutivo

Titolo Rivista PSICOBIETTIVO
Autori/Curatori Mauricio Cortina, Giovanni Liotti
Anno di pubblicazione 2018 Fascicolo 2018/3
Lingua Italiano Numero pagine 13 P. 77-89 Dimensione file 119 KB
DOI 10.3280/PSOB2018-003008
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Da un punto di vista evoluzionistico la coscienza sorge nei primati come funzione della complessità sociale. Negli umani, lo sviluppo delle capacità concettuali e intersoggettive produce diverse forme di coscienza. Le capacità intersoggettive permettono agli umani di leggere le intenzioni, le emozioni e i desideri dell’altro (teoria della mente). Tali capacità si sono dimostrate uno strumento necessario nel facilitare un nuovo tipo di collaborazione fondato sull’uguaglianza, una struttura sociale dimostrata nei gruppi nomadi di cacciatori-raccoglitori del Paleolitico superiore. Questo nuovo livello di collaborazione e di comunicazione produsse una forma più estesa di coscienza e di consapevolezza. Da un punto di vista evolutivo la relazione tra intersoggettività e coscienza negli esseri umani presenta tre livelli. Una forma primaria di comunicazione intersog gettiva si sviluppa durante il primo anno di vita ed è implicita, automatica, centrata sul qui-e-ora e sulle interazioni duali. Questa forma di intersoggettività è accompagnata da una coscienza di tipo nucleare, non accessibile facilmente alla valutazione cosciente. Durante il secondo anno di vita forme secondarie di intersoggettività estendono la coscienza e passano dall’immediatezza delle interazioni duali alla comprensione di intenzioni e scopi e all’esplorazione del mondo compartecipata con i caregiver. Una caratteristica importante delle forme secondarie di intersoggettività è l’accesso alla coscienza sotto forma di simboli preverbali. Questo tipo di coscienza è probabilmente presente nella maggior parte dei primati, particolarmente nelle scimmie antropomorfe. Un ulteriore passo avanti avviene nel momento in cui la comunicazione soggettiva si avvale di significati e concetti già presenti, che vengono nominati e articolati nel linguaggio. Il passaggio al linguaggio permette alla nostra specie di concepire contemporaneamente passato, presente e futuro (memoria autobiografica) creando le condizioni per l’autoriflessione, la forma di coscienza esclusivamente umana.;

Keywords:Coscienza; teoria della mente; intersoggettività; approccio evoluzionista ed evolutivo

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Mauricio Cortina, Giovanni Liotti, L’origine collaborativa e intersoggettiva della coscienza: un approccio evoluzionista ed evolutivo in "PSICOBIETTIVO" 3/2018, pp 77-89, DOI: 10.3280/PSOB2018-003008