La prospettiva di campo nella psicopatologia e nella psicoterapia della Gestalt contemporanea

Titolo Rivista PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE
Autori/Curatori Gianni Francesetti
Anno di pubblicazione 2021 Fascicolo 2021/2
Lingua Italiano Numero pagine 20 P. 227-246 Dimensione file 371 KB
DOI 10.3280/PU2021-002003
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

A partire dagli anni 1930, la psicoterapia della Gestalt si è sviluppata dalla psicoanalisi attraverso l’integrazione di altre influenze: la psicologia della Gestalt e la prospettiva olistica, la fenomenologia e il pragmatismo americano, le avanguardie artistiche berlinesi e in seguito newyorkesi, l’attivismo sociale e politico. Due concetti centrali di questo approccio sono la concezione del sé come processo emergente e la prospettiva di campo. In quest’ottica, l’esperienza del terapeuta e del paziente sono influenzate delle tensioni intrinseche alla situazione, cioè dalle intenzionalità del campo, che tendono a completare il processo di assimilazione di quanto non è stato attraversabile. La psicopatologia emerge nell’incontro come assenza, cioè difficoltà a essere pienamente presenti. Il processo terapeutico implica una partecipazione patica e corporea da parte del terapeuta, che lascia emergere quanto spinge per prender forma ed essere integrato. Viene presentata una vignetta clinica per illustrare i tre paradigmi (mono-personale, bi-personale e di campo) utilizzabili per descrivere il cambiamento in terapia, e viene discussa una seduta terapeutica alla luce della teoria del campo.;

Keywords:Psicoterapia della Gestalt; Psicopatologia; Teoria del campo; Sé; Atmosfera

  1. Beisser A.R. (1970). The paradoxical theory of change. In: Fagan J. & Shepherd I.L., editors, Gestalt Therapy Now. New York: Harper, 1971, pp. 77-80 (trad. it.: La teoria paradossale del cambiamento. In: Scilligo P., a cura di, Gestalt e analisi transazionale: principi e tecniche. Roma: LAS, 1990, pp. 30-34).
  2. Bocian B. (1997). Der Frankfurter Psychoanalytiker Karl Landauer (1887-1945). Ein vergessener Lehrer von Lore und Friedrich Perls. Gestalttherapie, 11, 2: 3-18. Una versione ampliata: Karl Landauer (1887-1945): uno psicoanalista di Francoforte quasi dimenticato dalla psicoanalisi e dalla terapia della Gestalt. Psicoterapia e Scienze Umane, 2015, XLIX, 1: 37-58. DOI: 10.3280/PU2015-001002
  3. Bocian B. (2007). Fritz Perls in Berlin, 1893-1933: Expressionismus, Psychoanalyse, Judentum. Wuppertal: Peter Hammer Verlag (trad. it.: Fritz Perls a Berlino 1893-1933. Espressionismo, psicoanalisi, ebraismo. Milano: FrancoAngeli, 2012).
  4. Bocian B. (2009). From free association to concentration: About alienation, Ferenczi’s “forces fantasies”, and “the third” in Gestalt therapy. Studies in Gestalt Therapy: Dialogical Bridges, 3, 2: 37-58.
  5. Bocian B. (2012). Freud, Goodman e le scissioni. Quaderni di Gestalt, XXV, 1: 121-137. DOI: 10.3280/GEST2012-001012
  6. Costa C., Carmenates S., Madeira L. & Stanghellini G. (2014). Phenomenology of atmospheres. The felt meanings of clinical encounters. Journal of Psychopathology, 20, 4: 351-357.
  7. Damasio A. (2010). Self Comes to Mind: Constructing the Conscious Brain. New York: Pantheon Books (trad. it: Il sé viene alla mente. La costruzione del cervello cosciente. Milano: Adelphi, 2012).
  8. Desideri F. (2011). La percezione riflessa. Milano: Raffaello Cortina.
  9. Fachinelli E. (1989). La mente estatica. Milano: Adelphi.
  10. Fink E. (1933). Die phänomenologische Philosophie Husserls in der gegenwärtigen Kritik. Kant-Studien, 38, 1/2: 319-383.
  11. Fonagy P. & Target M. (1997). Attachment and reflective function: Their role in self-organization. Development and Psychopathology, 9, 4: 679-700. DOI: 10.1017/S0954579497001399
  12. Fonagy P., Gergely G., Jurist E.L. & Target M. (2002). Affect Regulation, Mentalization, and the Development of the Self. New York: Other Press (trad. it.: Regolazione affettiva, mentalizzazione e sviluppo del sé. Milano: Raffaello Cortina, 2004).
  13. Francesetti G. (2011). Il dolore e la bellezza. Dalla psicopatologia all’estetica del contatto. In: Francesetti G., Ammirata M., Riccamboni S., Sgadari N. & Spagnuolo Lobb M., a cura di, Il dolore e la bellezza. Atti del III Convegno della Società Italiana Psicoterapia della Gestalt (SIPG) (Palermo, 9-11 dicembre 2011). Milano: FrancoAngeli, 2014, pp. 23-53.
  14. Francesetti G. (2014). Dalla sintomatologia individuale ai campi psicopatologici. Verso una prospettiva di campo sulla sofferenza clinica. Quaderni di Gestalt, XXVII, 2: 31-56. DOI: 10.3280/GEST2014-002003
  15. Francesetti G. (2015). “You cry, I feel pain”. The emerging, co-created self as the foundation of anthropology, psychopathology and psychotherapy in Gestalt Therapy. In: Robine, 2016, pp. 147-168 (trad. it.: “Tu piangi e io sento dolore”. Il sé emergente e co-creato come fondamento dell’antropologia, della psicopatologia e della cura in Gestalt Therapy, pp. 144-164).
  16. Francesetti G. (2019a). The field strategy in clinical practice: Towards a theory of therapeutic phronesis. In: Brownell P., editor, Handbook for Theory, Research and Practice in Gestalt Therapy. 2nd Edition. Newcastle upon Tyne, UK: Cambridge Scholars Publishing, 2019, pp. 268-302.
  17. Francesetti G. (2019b). A clinical exploration of atmospheres. Towards a field-based clinical practice. In: Francesetti & Griffero, 2019, pp. 35-58.
  18. Francesetti G. (2019c). La metamorfosi del dolore. In: Conte V. & Sichera A., a cura di, Avere a cuore. Scritti in onore di Giovanni Salonia. Cinisello Balsamo (MI): Edizioni San Paolo, 2019, pp. 109-118.
  19. Francesetti G. (2020). Psicopatologia fenomenologico-gestaltica: una introduzione leggera. Roma: Fioriti.
  20. Francesetti G., Gecele M. & Roubal J., editors (2014). Gestalt Therapy in Clinical Practice. From Psychopathology to the Aesthetics of Contact. Preface by Leslie Greenberg. Siracusa: HCC Italy; Milano: FrancoAngeli, 2013 (trad. it.: La psicoterapia della Gestalt nella pratica clinica: dalla psicopatologia all’estetica del contatto. Prefazioni di Eugenio Borgna e Leslie Greenberg. Milano: FrancoAngeli, 2014).
  21. Francesetti G. & Griffero T., editors (2019). Psychopathology and Atmospheres. Neither Inside nor Outside. Newcastle upon Tyne, UK: Cambridge Scholars Publishing.
  22. Francesetti G. & Roubal J. (2020). Field theory in contemporary Gestalt therapy. Part one: Modulating the therapist’s presence in clinical practice. Gestalt Review, 24, 2: 113-136.
  23. Francesetti G., Gecele M. & Roubal J. (2021). Being present to absence. Field Theory in psychopathology and clinical practice. In: Cole P., editor, Together in the Therapeutic Process: Exploring the Relational Field of Gestalt Therapy. London: Routledge, 2021, in press.
  24. Griffero T. (2017). Il pensiero dei sensi. Atmosfere ed estetica patica. Milano: Guerini.
  25. Grivois H. (1991). Naître à la folie. Paris: Les Empécheurs de Penser en Rond (trad. it.: Nascere alla follia. Un approccio agli esordi psicotici. Roma: Magi, 2002).
  26. Husserl E. (1913). Ideen zu einer reinen Phänomenologie und phänomenologischen Philosophie (trad. it.: Idee per una fenomenologia pura e una filosofia fenomenologica. Torino: Einaudi, 1950).
  27. Jacobs L. (2017). Hopes, fears and enduring relational themes. British Gestalt Journal, 26, 1: 7-16.
  28. Lewin K. (1951). Field Theory in Social Science: Selected Theoretical Papers. Edited by Dorwin Cartwright. New York: Harper.
  29. Limone G. (2021). L’amore irrimediabile. Napoli: Turisa.
  30. Marion J.-L. (2003). Le Phénomène érotique: Six méditations. Paris: Grasset (trad. it.: Il fenomeno erotico. Sei meditazioni. Siena: Cantagalli, 2007).
  31. Merleau-Ponty M. (1945). Phenomenologie de la perception. Paris: Gallimard (trad. it.: Fenomenologia della percezione. Milano: Il Saggiatore, 1965).
  32. Minkowski E. (1927). La schizofrenia. Psicopatologia degli schizoidi e degli schizofrenici. Torino: Einaudi, 1998.
  33. Perls F. (1942). Das Ich, der Hunger und die Aggression. Stuttgart: Klett-Cotta, 1978 (trad. it.: L’Io, la fame, l’aggressività: l’opera di uno psicoanalista eretico che vide in anticipo i limiti fondamentali dell’opera di Freud. Milano: FrancoAngeli, 1995).
  34. Perls F., Hefferline R.F. & Goodman P. (1951). Gestalt Therapy. Excitement and Growth in the Human Personality. Highland, NY: Gestalt Journal Press; Gouldsboro, PA: Gestalt Journal Press, 1994 (trad. it.: Teoria e pratica della terapia della Gestalt. Vitalità e accrescimento nella personalità umana. Roma: Astrolabio, 1997).
  35. Philippson P. (2009). The Emergent Self. An Existential-Gestalt Approach. London: Karnac.
  36. Robine J.-M. (1977). Plis et Déplis du Self. Bordeaux, F: Institut Français de Gestalt-therapie (trad. it.: Il rivelarsi del sé nel contatto. Studi di psicoterapia della Gestalt. Milano: FrancoAngeli, 2006).
  37. Robine J.-M., editor (2016). Self: A Polyphony of Contemporary Gestalt. St. Romain-la-Virvée, F: L’Exprimerie (trad. it.: Sé. Una polifonia di psicoterapeuti della Gestalt contemporanei. Milano: FrancoAngeli, 2018).
  38. Roubal J. (2019). Surrender to hope. The therapist in the depressed situation. In: Francesetti & Griffero, 2019, pp. 69-100.
  39. Roubal J., Francesetti G. & Gecele M. (2017). Aesthetic diagnosis in Gestalt therapy. Behavioral Sciences, 7, 4: 70.
  40. Roubal J. & Francesetti G. (2021). Field theory in contemporary Gestalt therapy. Paradoxical theory of change reconsidered. Gestalt Review, in stampa.
  41. Salonia G. (2014). Contesto sociale e psicoterapia. In: Francesetti, Gecele & Roubal, 2011, pp. 209-222 ediz. del 2014.
  42. Smuts J.C. (1926). Holism and Evolution. New York: MacMillan.
  43. Spagnuolo Lobb M. (2011). Il now-for-next in psicoterapia. La psicoterapia della Gestalt raccontata nella società post-moderna. Milano: FrancoAngeli.
  44. Stern Donnel B. (1997). Unformulated Experience: From Dissociation to Imagination in Psychoanalysis. Hillsdale, NJ: Analytic Press (trad. it.: L’esperienza non formulata. Dalla dissociazione all’immagine in psicoanalisi. Tirrenia [PI]: Edizioni Del Cerro, 2007).
  45. Stern Daniel N. (1985). The Interpersonal World of the Infant. New York: Basic Books (trad. it.: Il mondo interpersonale del bambino. Torino: Bollati Boringhieri, 1987).
  46. Stern Daniel N. (2004). The Present Moment in Psychotherapy and Everyday Life. New York: Norton (trad. it.: Il momento presente in psicoterapia e nella vita quotidiana. Milano: Raffaello Cortina, 2005).
  47. Straus E. (1935). Vom Sinn der Sinne. Ein Beitrag Zur Grundlegung der Psychologie. Berlin: Springer.
  48. Waldenfels B. (2006). Grundmotive einer Phänomenologie des Fremden. Frankfurt a.M.: Suhrkamp (trad. it.: Fenomenologia dell’estraneo. Milano: Raffaello Cortina, 2008).
  49. Weil A.S. (1947). La pesanteur et la grace. Paris: Plon (trad.it.: L’ombra e la grazia. Milano: Edizioni di Comunità, 1951; Milano: Bompiani, 2002).
  50. Wiesing L. (2009). Das Mich der Wahrnehmung. Eine Autopsie. Frankfurt a.M.: Suhrkamp (trad. it.: Il me della percezione. Un’autopsia. Milano: Marinotti, 2014).
  51. Zahavi D. (2017). Thin, thinner, thinnest: Defining the minimal self. In: Durt C., Fuchs T. & Tewes C., editors, Embodiment, Enaction, and Culture. Cambridge, MA: MIT Press, 2017, pp. 193-200.

Gianni Francesetti, La prospettiva di campo nella psicopatologia e nella psicoterapia della Gestalt contemporanea in "PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE" 2/2021, pp 227-246, DOI: 10.3280/PU2021-002003