Titolo Rivista MONDI MIGRANTI
Autori/Curatori Ipek Demirsu
Anno di pubblicazione 2024 Fascicolo 2024/1
Lingua Inglese Numero pagine 19 P. 33-51 Dimensione file 291 KB
DOI 10.3280/MM2024-001003
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più
clicca qui
Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.
Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF
FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche
The article aims to shed light on everyday bottom-up practices of local solidarity groups in a predominantly exclusionary and nativist context. Considered as one of the most hostile settings in the Italian peninsula, with an elevated presence of far-right and populist right actors, the city of Verona offers an interesting case as con-comitantly the capital of migration of the Veneto region. Against the elevated presence of an ethnonationalist outlook to urban membership, a local network of grassroots actors challenges exclusionary practices in solidarity with newcomers from various legal statuses and backgrounds. These grassroots actors sharing the memory of collective struggles collaborate to overcome both social hostility and limitations of the institutional reception system in their own hometown. Premised on 3 years of fieldwork, the analysis draws from personal testimonies alongside visual narratives and archival research in offering a multidimensional historical investigation of everyday solidarities in an unlikely setting.
L’articolo indaga le pratiche quotidiane dal basso dei gruppi di solidarietà locale in un contesto prevalentemente escludente e nativista. Considerata come una delle scene più ostili della penisola italiana, con un'elevata presenza di attori di estrema destra e di destra populista, la città di Verona offre un caso interessante in quanto contemporaneamente capitale della migrazione del Veneto. Contro l’elevata pre-senza di una prospettiva etnonazionalista nei confronti dell’appartenenza urbana, una rete locale di attori di base sfida le pratiche di esclusione in solidarietà con i nuovi arrivati provenienti da vari status legali e background. Questi attori di base che condividono la memoria delle lotte collettive collaborano per superare sia l’ostilità sociale che i limiti del sistema di accoglienza istituzionale nella propria cit-tà. Premessa su 3 anni di lavoro sul campo, l’analisi utilizza testimonianze perso-nali insieme a narrazioni visive e ricerche d’archivio per offrire un’indagine storica multidimensionale delle solidarietà quotidiane in un ambiente improbabile.
Keywords:etnonazionalismo urbano; rete di solidarietà; memoria collettiva; inclusione dal basso.
Ipek Demirsu, Grassroots Solidarity for Refugees in Hostile Grounds: Spatial Practices of Bottom-Up Inclusion in Verona in "MONDI MIGRANTI" 1/2024, pp 33-51, DOI: 10.3280/MM2024-001003