Titolo Rivista PSICOTERAPIA PSICOANALITICA
Autori/Curatori Vitantonio Gioia
Anno di pubblicazione 2024 Fascicolo 2024/2
Lingua Italiano Numero pagine 18 P. 113-130 Dimensione file 237 KB
DOI 10.3280/PSP2024-002008
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Dinnanzi allo spettacolo di diffusi comportamenti, improntati all’avidità, l’autore si chiede quale ruolo essa abbia avuto nella genesi e nello sviluppo delle società capitalistica. Questo tema era già presente nei teorici dell’Illuminismo, convinti che avidità ed egoismo (“passioni anti-sociali”) potessero essere frenati da considerazioni “razionali” o “etiche”, che affondavano le radici nella “natura umana”, esaltando la funzione della società anche nella ricerca della “felicità privata”. Il problema sarà ripreso nei secoli successivi da vari teorici (Carl Marx, Max Weber, Werner Sombart, Émile Durkheim e altri ancora), con la consapevolezza che il capitalismo abbia profondamente trasformato la natura umana, enfatizzando il ruolo dell’avidità nel comportamento individuale e collettivo. Ora, considerati gli attuali squilibri sociali e am-bientali, determinati dal comportamento rapace di individui e gruppi, l’autore si chiede se un riorientamento del comportamento umano possa promuovere un cambiamento sociale.;
Keywords:avidità, individualismo, spirito faustiano, mutamento sociale.
Vitantonio Gioia, Avidità e capitalismo: storia di un problema in "PSICOTERAPIA PSICOANALITICA" 2/2024, pp 113-130, DOI: 10.3280/PSP2024-002008