L’anti-caporalato nel secondo dopoguerra: l’“avanguardia” salernitana tra proposta politico-sindacale e attività parlamentare

Titolo Rivista ITALIA CONTEMPORANEA
Autori/Curatori Luca Castagna
Anno di pubblicazione 2024 Fascicolo 2024/306
Lingua Italiano Numero pagine 22 P. 65-86 Dimensione file 250 KB
DOI 10.3280/IC2024-306004
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Pressoché completamente scomparso dal dibattito politico nazionale e ignorato dagli organi d’informazione, nel secondo dopoguerra il caporalato si diffuse più di quanto non fosse già presente, specialmente nel Mezzogiorno, sulla scia delle trasformazioni strutturali derivanti dall’intervento straordinario e dai relativi contraccolpi sul mercato del lavoro. Sulla base di documentazione archivistica di diversa provenienza, oltre che di fonti a stampa, il saggio indaga la reazione all’espansione di questa forma peculiare di illecita intermediazione in ambito lavorativo (prevalentemente, ma non solo, agricolo) nel Salernitano, con particolare riferimento ad attori politici e sindacali come Giuseppe Amarante e Abdon Alinovi, partendo dall’idea che la provincia di Salerno possa essere considerata come un laboratorio di anti-caporalato, nel quale furono sviscerati problemi e anticipate proposte d’intervento, su cui si sarebbe sviluppato, successivamente, il dibattito sia in altri contesti meridionali, sia a livello nazionale, in Parlamento.;

Keywords:lavoro, caporalato, Mezzogiorno, intermediazione, migrazioni, Salernitano

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Luca Castagna, L’anti-caporalato nel secondo dopoguerra: l’“avanguardia” salernitana tra proposta politico-sindacale e attività parlamentare in "ITALIA CONTEMPORANEA" 306/2024, pp 65-86, DOI: 10.3280/IC2024-306004