Hate speech e hate words

A cura di: Donatella Pacelli

Hate speech e hate words

Rappresentazioni, effetti, interventi

Il fenomeno dell’hate speech e delle hate words altera il senso di parole e relazioni, mina le basi del dialogo fra diversi punti di vista, esaspera la contrapposizione Io/Altro o Noi/Loro. Il volume esplora le parole, i linguaggi, e i temi che permettono una interpretazione del fenomeno e della sua incidenza presso i giovani, ma anche una ricognizione delle risposte offerte dalla società e dalle istituzioni nel panorama culturale contemporaneo.

Pagine: 170

ISBN: 9788835131021

Edizione:1a edizione 2021

Codice editore: 11781.5

Informazioni sugli open access

Il fenomeno dell'hate speech e delle hate words è difficile da perimetrare. Si inserisce strisciante fra le maglie della vita quotidiana, altera il senso di parole e relazioni, mina le basi del dialogo fra diversi punti di vista, esaspera la contrapposizione Io/Altro o Noi/Loro.
Le molteplici dimensioni e implicazioni dell'odio rinviano a una problematica molto seria e complessa: troppo seria per entrare nel dibattito pubblico solo a fronte di situazioni estreme che portano a intervenire per rendere corale lo sdegno davanti agli odiatori seriali; troppo complessa per affidarsi a un canone interpretativo univoco e per cercare risposte solo nella specificità di un'area di studio settoriale.
Condividendo l'idea della fecondità di un approccio multidisciplinare, i saggi proposti nel volume vanno a coprire tasselli importanti della questione e restituiscono percorsi di ricerca, riflessioni e approfondimenti di studiose della lingua italiana, della letteratura, della produzione audiovisiva, delle pratiche di uso dei social e dei loro effetti, del contesto sociale, culturale e normativo. Ciò al fine di esplorare le parole, i linguaggi, le prassi, gli ambienti e i temi che permettono una interpretazione del fenomeno e della sua incidenza presso i giovani, ma anche una ricognizione delle risposte offerte dalla società civile e dalle istituzioni nel panorama culturale contemporaneo.

Donatella Pacelli è professore ordinario di Sociologia generale presso la LUMSA di Roma. Si è occupata dei classici del pensiero sociologico, di trasformazioni sociali e di vari aspetti della cultura moderna. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Il senso del limite. Per un nuovo approccio di sociologia critica (Roma, 2013); Problemi sociali e rappresentazioni culturali (con F. Ieracitano e C. Rumi, Milano, 2014). Per la collana "Teorie sociologiche e trasformazioni sociali", che dirige, ha curato: Le guerre i sociologi. Dal primo conflitto totale alle crisi contemporanee (Milano, 2015); Il discorso sulla famiglia. Problemi e percezioni di una realtà in movimento (Milano, 2016); Le cose non sono quelle che sembrano: contributi teorico-analitici per una sociologia "non ovvia". Sulla traccia di Luciano Gallino (Milano, 2017); Il limite come canone interpretativo. Riflessioni e ambiti di applicazione a confronto (Milano, 2019).

Donatella Pacelli , Introduzione. Linguaggi d'odio e parole per ferire: un approccio multidisciplinare
Patrizia Bertini Malgarini, Marzia Caria, Le "parole per ferire" nel linguaggio giovanile: il progetto della LUMSA tra diacronia e sincronia
Caterina Verbaro
, "Parlava per continuare a uccidere". Hate speech e linguaggio disforico ne La paranza dei bambini di Roberto Saviano
Paola Dalla Torre
, Raiplay e l'educazione contro l'hate speech: Mental e Nudes, due serie per riflettere sulla violenza in rete
Francesca Ieracitano, Hate speech
online: tra presupposti tecnologici ed effetti sociali
Francesca Comunello, Francesca Ieracitano
, I discorsi d'odio online nelle narrazioni dei teenager romani
Donatella Pacelli, Cultura dell'odio e società civile. Prospettive di studio e dibattito pubblico
Camilla Rumi
, Il fenomeno dell'hate speech nel mondo della comunicazione e dell'associazionismo: testimonianze a confronto
Giulia Terenzi
, Hate speech: profili giuridici.

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