I contributi del presente volume, che raccoglie gli atti del convegno organizzato dalla SPICAE a Cassino nell'autunno del 1999, convergono implicitamente o meno su due aspetti emergenti: l'assenza stessa dell'Europa dalla scuola e l'assenza stessa della scuola come agenzia educativa che ha in sé le finalità da perseguire. Si tratta, dunque, di un'Europa che non c'è, perché quanto di essa si presenta o è un insieme di stereotipi e di pregiudizi o un'entità del tutto incerta, dai contorni sfumati e riduttiva, esaltata per ruoli asettici ma gratificanti, che comunque appaiono più digeribili dai cittadini dei vari paesi europei.

Leggendo i saggi di questo volume si comprende meglio perché l'Europa si è trovata coinvolta in due spaventose guerre mondiali, giacché si capisce che non si trattò solo di contingenze politiche ed economiche, di malvagità o perversione di alcuni governanti, bensì di qualcosa ben di più: dell'asservimento della scuola ai fini politici di quei governanti che intendevano coltivare solo la sottomissione e l'obbedienza, emarginando qualsiasi spirito critico e qualsiasi sentimento di libertà.

Giovanni Genovesi è docente di Pedagogia generale all'Università di Ferrara. Dirige le riviste "Ricerche pedagogiche", "Prisma" (organo della BDP di Firenze) e il "Bollettino" del CIRSE (Centro italiano per la ricerca storico-educativa), di cui è Presidente. È coordinatore della SPICAE. Fra le sue opere più recenti: La scuola come romanzo , Gaeta, 1996; Le parole dell'educazione. Guida lessicale al discorso educativo , Ferrara 1998; La didattica. Lineamenti storici dal XIX secolo ai nostri giorni, (con M. Righetti), Torino 1998; Storia della scuola in Italia dal Settecento ad oggi, Bari, 1998; L'educazione dei figli. L'Ottocento, Firenze, 1999; Pedagogia. Dall'empiria verso la scienza, Bologna, 1999; Schola infelix. Le ragioni di una sconfitta, Roma, 1999.