Le relazioni industriali di tipo sovietico

Bruno Grancelli

Le relazioni industriali di tipo sovietico

Il modello ufficiale, la realtà operativa

Edizione a stampa

45,50

Pagine: 344

ISBN: 9788820451790

Edizione: 1a edizione 1985

Codice editore: 1530.26

Disponibilità: Discreta

Le relazioni industriali di tipo sovietico sono state spesso affrontate o con un approccio globale di tipo politico-economico o con una prospettiva più attenta al dato empirico, ma limitata a singoli aspetti della problematico del lavoro e dell'azione governativa. i risultati della ricerca più recente mettono in discussione un presupposto comune ai due approcci sopracitati, e cioè che in Urss la mano "visibile" del piano abbia ridotto ad un ruolo sostanzialmente marginale la "mano invisibile" del mercato. In questo paese, in effetti, la mano del mercato è poco visibile perché agisce furtivamente, ma il suo ruolo è tutt'altro che marginale. L'analisi condotta dall'autore tiene conto di questo dato fondamentale impostando in modo diverso anche il metodo di ricerca. Concretamente, ciò significa che l'indagine su continuità e mutamenti nei rapporti di lavoro ha come termine di raffronto non solo la gestione staliniana, ma anche il lavoro e l'industrializzazione nella Russia zarista. Significa altresì che viene dedicata la dovuta attenzione al fatto che l'Unione Sovietica è uno stato multinazionale caratterizzato da livelli diversi di sviluppo socio-economico e da notevole eterogeneità etnica e culturale.

I dati raccolti, di tipo storico e sociologico, sono stati trattati dalla letteratura sovietica e occidentale, nonché da pubblicazioni di studiosi emigrati. Essi mostrano l'esistenza, al di sotto dell'uniformità di strutture e programmi ufficiali, di situazioni locali molto differenziate. Su quelle più tipiche e ricorrenti vengono fornite informazioni relativamente a: rapporti impresa-piano, politiche del personale, ruolo del partito e del sindacato, contrattazione, controversie dì lavoro, indisciplina, conflitti, "partecipazione di massa" e "illegalità di massa".

Il libro può interessare agli studiosi dell'Urss e dei paesi dell'Est. Ma può fornire anche utili indicazioni a coloro che studiano le relazioni industriali e la regolazione economico-sociale in una prospettiva comparata inter-europea. La ricchezza di dati e gli spunti interpretativi presentati suggeriscono, infatti, l'opportunità di aggiungere al tradizionale confronto Nord-Sud anche quello Est-Ovest.

Bruno Grancelli è nato a Framura (La Spezia) nel 1943. Nei primi anni sessanta è stato operaio navalmeccanico. Si è laureato in sociologia all'Università di Trento. Attualmente è ricercatore presso il Dipartimento di politica sociale della stessa università. Nel 1970 è stato borsista alla Facoltà di economia dell'Università di Mosca e nel 1982 al Kennan Institute for Advanced Russian Studies di Washington. Ha pubblicato articoli e saggi sui problemi del lavoro nei paesi dell'Est e ha curato l'edizione italiana del volume "Operai e tecnici in Urss e Polonia", Angeli, 1975.

Ringraziamenti
Introduzione
Parte prima - Elementi di storia del lavoro industriale in Russia
1. Lavoro servile e industrializzazione
1.1 La "burocratizzazione dall'esterno" dell'impresa
1.2 I servi-operai: condizioni di lavoro e di vita
2. Lavoro salariato e capitalismo guidato
2.1 Dopo l'Emancipazione: operai-contadini e sistema di fabbrica
2.2 Autocrazia e politica sociale
2.3 La formazione del movimento operaio russo: 1905-17
3. "Lavoro socialista" e "dittatura del proletariato"
3.1 Impresa e piano: la "gestione staliniana"
3.2 Dalla fase proto-industriale all"'industrializzazione accelerata": alcuni elementi di continuità nei rapporti di lavoro
Parte seconda - Il modello ufficiale
4. Gli aspetti giuridico-formali
4.1 La stabilità del rapporto di lavoro
4.2 Gli incentivi morali e materiali
4.3 La questione della "legalità socialista"
4.4 Le garanzie di tutela dei diritti
5. Nuovi metodi di prevenzione del conflitto: la pianificazione sociale
5.1 L'approccio sovietico alla pianificazione sociale
5.2 I "Piani di sviluppo sociale" dei collettivi di produzione
Parte terza - La realtà operativa
6. Pratiche di gestione delle imprese sovietiche
6.1 La gestione per il piano
6.2 La gestione "capitalistica"
6.3 La gestione "gogoliana"
7. Relazioni industriali e "relazioni familiari" nell'impresa
7.1 L'organizzazione della partecipazione operaia alla gestione
7.2 Sindacato, contrattazione, controversie di lavoro
7.3 I piani di sviluppo sociale del collettivo: alcune questioni irrisolte
7.4 Tabelle
8. Le vie individuali al miglioramento delle condizioni materiali
8.1 Cambiamento del posto di lavoro
8.2 Attivismo produttivo e sociale
8.3 Inserimento nell"'economia ombra"
8.4 Tabelle
9. Tensioni e conflitti collettivi: le risposte del potere
9.1 Scioperi e tumulti: repressione selettiva e concessioni materiali
9.2 Tentativi di costituire un "sindacato libero": repressione e "psichiatria"
10. Le relazioni industriali di tipo sovietico: modello post-capitalistico o pre-moderno? Alcune riflessioni conclusive
10.1 Un esperimento immaginario
10.2 "Elites organizzativi dell'impresa" e "sistema di burocratizzazione dall'esterno": il ruolo della negoziazione istituzionale
10.3 Un aspetto cruciale del modello: le strategie di indipendenza degli attori non organizzati
10.4 Una ipotesi sulla "partecipazione di massa" e sulla "illegalità di massa" nelle relazioni industriali a livello d'impresa
Bibliografia


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