Postcolonialismo e intersezionalità: nuovi percorsi per l'intercultura

Antonio Nanni, Antonella Fucecchi

Postcolonialismo e intersezionalità: nuovi percorsi per l'intercultura

La cittadinanza come banco di prova

Dopo tre decenni di sperimentazione l’educazione interculturale in Italia è alla ricerca di nuovi sentieri da percorrere, consapevole che portare a compimento le fasi di accoglienza, integrazione e inclusione degli alunni stranieri significhi esplicitare e rafforzare l’intrinseca “politicità” dell’intercultura. La tesi degli autori è che una scuola che voglia essere inclusiva, laica (non ideologica), interculturale e impegnata a promuovere i diritti umani, non possa restare indifferente rispetto alla riforma della cittadinanza perché ha inoppugnabili ragioni per farlo. La più impellente è quella che lega cittadinanza e Costituzione e si traduce in convivenza civile.

Edizione a stampa

18,00

Pagine: 110

ISBN: 9788835159650

Edizione: 1a edizione 2024

Codice editore: 1115.46

Disponibilità: Discreta

Pagine: 110

ISBN: 9788835158837

Edizione:1a edizione 2024

Codice editore: 1115.46

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Dopo tre decenni di sperimentazione l'educazione interculturale in Italia è alla ricerca di nuovi sentieri da percorrere, consapevole che portare a compimento le fasi di accoglienza, integrazione e inclusione degli alunni stranieri e delle loro culture significhi oggi esplicitare e rafforzare l'intrinseca "politicità" dell'intercultura.
Secondo gli autori per raggiungere tale finalità occorre declinare l'architrave dell'intercultura con il paradigma del postcolonialismo e la prospettiva emergente dell'intersezionalità che è attenta a valorizzare sul piano educativo classe sociale, genere, etnia e colore della pelle, in particolare la femminilità e la nerezza.
Significativo è l'atteggiamento di ascolto nei confronti di due "nuovi italiani", peraltro già noti: il senegalese Pap Khouma, voce della letteratura migrante, e la somala Igiaba Scego, voce della letteratura postcoloniale.
Tre sono le parti in cui si articola il volume: postcolonial studies anche in Italia; l'intreccio fecondo tra intercultura, postcolonialismo e intersezionalità; la nuova cittadinanza, oltre i vincoli di sangue e di suolo, come banco di prova per la democrazia e inclusione nell'Italia postcoloniale.
La tesi sostenuta nel testo è che una scuola che voglia essere inclusiva, laica (non ideologica), interculturale e impegnata a promuovere i diritti umani per tutti, non possa restare indifferente rispetto alla riforma della cittadinanza perché ha inoppugnabili ragioni per farlo. La più impellente è quella che lega cittadinanza e Costituzione e si traduce in convivenza civile.

Antonio Nanni
, insegnante di Filosofia e Scienze dell'educazione, è stato a lungo condirettore di CEM-Mondialità e coordinatore Ufficio Studi Acli Nazionali. Ha fatto parte di due Commissioni ministeriali sull'Educazione civica e sull'Educazione interculturale. Ha diretto per molti anni varie collane presso EMI, tra cui Quaderni dell'interculturalità.

Antonella Fucecchi
, insegnante di Lettere classiche, si occupa dagli anni Novanta delle frontiere dell'intercultura. Ha diretto il CEM-Mondialità nel periodo 2015-2016. Tra le sue pubblicazioni: Didattica interculturale della lingua e della letteratura (2001); La competenza mancante (con S. Curci e A. Nanni, 2002); Come nasce un italiano (con A. Nanni, 2011); Dove va l'intercultura (con A. Nanni, 2018); Agenda 2030. Una sfida per la scuola (2019).

Prefazione
Introduzione
Postcolonial studies anche in Italia: dalla rimozione del colonialismo all'Italia postcoloniale
(Quel passato che non passa. Il bluff degli "italiani brava gente"; Nascita e diffusione dei postcolonial studies in Italia; Il contributo che possono dare anche i cultural, subaltern, gender e whiteness studies; Il caso italiano e la stratificazione tra razzismo, colonialismo e fascismo; Il curricolo razziale nella scuola italiana del passato (1860-1950); L'esclusione della "nerezza" dallo spazio simbolico dell'italianità; Processi di "razzializzazione" ancora presenti nell'Italia postfascista e repubblicana; Cancel culture e politicamente corretto: nuove forme di censura?; Spunti sul rapporto tra cinema e studi postcoloniali in Italia)
Intreccio tra intercultura, postcolonialismo e intersezionalità: l'educazione interculturale in Italia verso una svolta postcoloniale e intersezionale
(Dalla decolonizzazione al postcolonialismo; Pensatori che in Italia hanno promosso l'intreccio tra intercultura, postcolonialismo e intersezionalità; In ascolto di Pap Khouma, voce della letteratura migrante; In ascolto di Igiaba Scego, voce della letteratura postcoloniale)
La riforma della cittadinanza come banco di prova: la cittadinanza come paradigma di democrazia e inclusione
(Ragioni per riformare il diritto di cittadinanza in Italia oltre i vincoli di sangue e di suolo; Al di là dei vincoli di sangue e di suolo; Jus scholae (o jus culturae): perché la scuola non può ritenersi neutrale nel confronto culturale e politico sulla riforma della cittadinanza; La scuola "pubblica" come luogo di inclusione, laicità, intercultura e promozione dei diritti umani per tutti)
Conclusioni
Bibliografia.

Contributi: Massimiliano Fiorucci

Collana: La melagrana

Argomenti: Pedagogia interculturale

Livello: Studi, ricerche

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