Il testo analizza la logica e gli stili della comparazione nelle scienze sociali e ne affronta i nodi problematici ripercorrendo i diversi approcci all'analisi comparata in ambito sociologico, antropologico e politologico. Vengono riportati numerosi esempi di ricerche empiriche, nella convinzione che questo possa contribuire a far riscoprire il gusto per la lettura di quegli autori che sono ormai diventati classici. I diversi aspetti della comparazione sono affrontati a partire da autori come Tocqueville, Marx, Durkheim e Weber, proprio attraverso l'analisi dei loro più celebri studi comparativi, per poi passare ai cosiddetti classici contemporanei. Si ripercorrono quasi due secoli di studi comparati, con particolare attenzione alle ricerche socio-politiche, facendo emergere punti di forza e criticità logiche e metodologiche, dalla formazione dei concetti alla ormai nota contesa tra scienze sociali e scienze storiche.
Per questo, si prende in esame l'opera di quegli studiosi che si sono confrontati scientificamente con il problema del mutamento sociale e politico in prospettiva storica e comparata. Ne risulta un volume denso di contenuti, utile sia per la didattica che per l'approfondimento scientifico.

Fabio de Nardis insegna Sociologia politica e Sistemi sociali comparati presso l'Università del Salento. Dirige la rivista Partecipazione e Conflitto e il Center of Studies on Politics and Society (CSPS). È autore di circa settanta pubblicazioni scientifiche su riviste italiane e internazionali, nonché dei seguenti volumi: La complessa transizione , 1999; Sport e vita buona , 2000; L'irreversibilità del moderno , 2001; Logomachia , 2002; Cittadini globali , 2003; Dio salvi l'America? , 2004; Introduzione alla sociologia dei movimenti , 2006; La società in movimento , 2007; (con L. Alteri) Governance multilivello e partecipazione politica transnazionale , 2009; La Rifondazione Comunista. Asimmetrie di potere e strategie politiche di un partito in movimento , 2009.