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1. Mediazione e Adr / 2. Il contesto italiano e l’introduzione della "mediazione a scopo di conciliazione" / 3. Le critiche alla disciplina della mediazione delle controversie civili e commerciali contenuta nel decreto legislativo n. 28 del 2010 / 4. Le principali incongruenze della disciplina contenuta nel decreto legislativo n. 28 del 2010 / 5. Il compito degli operatori e della cultura giuridica.
In questi brevi appunti, che riflettono l’esperienza direttamente vissuta quale presidente del Tribunale di Verona ma che, con ogni probabilità, possono estendersi a molti altri uffici di merito, ho inteso mettere in luce la forbice crescente che si sta aprendo tra il ruolo del dirigente di un ufficio giudiziario, quale dovrebbe esplicarsi in base alle regole e alle previsioni astratte, e le difficoltà che in concreto ne rendono sempre più problematico l’esercizio.
1. Una chiave interpretativa del pensiero di Vittorio Foa: il nesso tra autonomia e solidarietà / 2. La politica quale autodeterminazione individuale e collettiva / 3. La democrazia come costruzione dal basso / 4. Il lavoro e il sindacato / 5. L’antifascismo di Vittorio Foa / 6. Uno stile di vita e di pensiero.
1. Le promesse degli anni Novanta e le riforme mancate
2. Gli interventi sulla "competitività" e una giustizia sempre più in affanno
3. Le riforme che servono alla giustizia e l’inganno del "processo breve"
4. L’esigenza di un ritorno all’unità del processo. Le dubbie prospettive della delega contenuta nell’art. 54 della legge n. 69/2009
5. (segue) Le maglie "larghe" della delega
6. Cenni sulla delega al Governo in materia di mediazione e di conciliazione delle controversie civili e commerciali
Il processo costituente degli Osservatori sulla giustizia civile - Gli Osservatorî sulla giustizia civile, contribuendo con un’opera fiduciosa e costruttiva a riscoprire i valori del processo, a definire con maggior chiarezza la fisionomia dei diversi ruoli professionali che vi sono coinvolti e a favorire intorno al metodo della cooperazione la formazione di veri e propri codici etici comuni, si sono configurati come un soggetto collettivo e diffuso, in grado di esprimere esigenze e bisogni di rappresentatività democratica a cui tutti concorrono con pari dignità in un’esperienza di costruzione "orizzontale" dell’ordinamento giuridico.
Idee e proposte di rinnovamento
cod. 1297.25