LIBRI DI ROLANDO MARINI

Sara Bentivegna, Giovanni Boccia Artieri

Niente di nuovo sul fronte mediale.

Agenda pubblica e campagna elettorale

Possiamo davvero dire di essere di fronte a un’agenda pubblica che si rivolge a pubblici dispersi, inseguiti dagli attori politici nell’intento di indirizzarli verso rivoli sempre più polarizzati e faziosi? Il volume risponde a questa e altre domande tramite l’analisi dei dati multipiattaforma dei pubblici dell’informazione della campagna politica italiana del marzo 2018. Le conclusioni potranno sorprendere.

cod. 1097.1.14

Carlo Marletti

Il leader postmoderno

Studi e ricerche sulla mediatizzazione delle campagne elettorali locali

cod. 886.50

Rolando Marini, Sara Minchielli

Pseudo-evento ma non troppo. Movimento dei movimenti, Social Forum Europeo e stampa italiana

COMUNICAZIONE POLITICA

Fascicolo: 2 / 2005

Partendo da alcune ipotesi relative all’agenda building e in particolare al problema dello pseudo-evento all’interno del processo di costruzione dell’agenda, lo studio presentato in questo articolo si occupa del Social Forum Europeo di Firenze, svoltosi a Firenze nell’autunno del 2002. Più esattamente l’indagine è finalizzata ad analizzare le interazioni fra i tre principali attori che hanno gestito l’evento nell’arena nazionale: il movimento new global, i giornali d’élite e i partiti italiani. L’indagine si basa sull’analisi del contenuto della copertura giornalistica dell’evento (nelle tre fasi precedente, contemporanea e seguente lo svolgimento del Forum), finalizzata alla ricostruzione del modo in cui le notizie evidenzino gli esiti dell’interazione-negoziazione tra gli attori in termini di temi collegati all’evento e, soprattutto, di frames dell’evento. Per completare il quadro di riferimento, una sezione della studio è dedicata alle strategie comunicative del movimento new global, specialmente riguardo al rapporto con i media. I risultati confermano che vi sia stato un tentativo di negazione dell’accesso (agenda denial) del movimento all’agenda pubblica da parte di una coalizione media-partiti, compiuto tramite una strategia di delegittimazione preventiva del movimento; ma evidenziano anche che l’evento ha fatto registrare un successo significativo a favore del movimento, che ha così ricostruito in positivo la sua immagine; e, infine, che le profonde radici storiche dell’integrazione tra mezzi d’informazione e partiti sono state ancora in grado di garantire a questi due attori un primato nell’arena mediale, anche se un nuovo attore vi è entrato e ha acquisito posizioni meno marginali.

Rolando Marini

L'agenda della campagna elettorale "lunga" 2000-2001

COMUNICAZIONE POLITICA

Fascicolo: 1 / 2002

L’articolo ricostruisce il processo di formazione dell’agenda politica nella campagna elettorale italiana per le elezioni generali del maggio 2001, analizzata negli otto mesi precedenti il voto e avendo per oggetto la copertura informativa dei quotidiani e dei telegiornali. Dopo uno sguardo di ampio raggio sulle caratteristiche d’insieme, la campagna viene divisa in tre fasi, ciascuna caratterizzata da uno specifico ciclo di attenzione su alcuni temi. Nella prima l’informazione si concentra sul tema dell’immigrazione e su quello delle alleanze tra i partiti. Nella seconda prevale nettamente la questione della "mucca pazza", con una temporanea sospensione del dibattito elettorale. Nella terza fase si afferma il tema cruciale, quello che sembra definire la posta in gioco della competizione elettorale: Berlusconi e il conflitto d’interessi. Nel corso di tale ricostruzione vengono proposte alcune considerazioni in chiave comparativa rispetto alla campagna del 1996, tra cui principalmente la scarsa rilevanza delle policy issues nelle strategie degli attori della comunicazione politica nel 2001.

Rolando Marini, Chiara Moroni

L'introvabile agenda della campagna europea 1999

COMUNICAZIONE POLITICA

Fascicolo: 2 / 2000

L’articolo presenta i risultati di uno studio di agenda relativo alla campagna elettorale europea del 1999 in Italia, attraverso la percezione di partecipanti a focus group. L’agenda dei media risulta concentrata su aree tematiche: a) la guerra Nato-Serbia; b) l’integrazione europea; conseguenze del voto sul quadro politico italiano. Questo modo di costruzione dell’agenda non è stato però in grado di rappresentare eventi, temi ed attori della competizione elettorale europea, proponendo un frame del tutto esterno alla campagna. Le percezioni da parte del pubblico mostrano notevoli corrispondenze con la copertura dei media: centralità dell’evento guerra e turbolenza del quadro politico interno sono due principali nuclei. Si evidenzia una significativa percezione di rilevanza dell’Unione Europea, ma viene anche lamentato un vuoto di informazione sulle questioni di campagna. La maggior disponibilità dei e degli attori dello scenario politico italiano viene percepita come risultato di una strumentalizzazione del discorso europeo a fini di politica nazionale.

Carlo Marletti

Politica e società in Italia

Volume I: Cambiamento politico e identità sociali. Volume II: Istituzioni, poteri e politiche

cod. 160.13