RISULTATI RICERCA

La ricerca ha estratto dal catalogo 104701 titoli

Vi è una consolidata letteratura scientifica sui parametri e sugli indicatori acustici idonei a descrivere la qualità di un ambiente scolastico ed in particolare di aule universitarie. L’acustica di una sala dipende dalle caratteristiche geometriche, architettoniche, dalla disposizione di materiali e, se presente, dall’impianto di amplificazione. Raramente quest'ultimo componente viene considerato in fase progettuale, ma risulta fondamentale per garantire il comfort acustico in aule di grandi dimensioni. Il lavoro presenta l’elaborazione di un protocollo, sviluppato in itinere dalla misura di 17 aule dell’università di Bologna. Lo scopo è l'analisi degli impianti elettroacustici presenti all’interno delle aule dell’ateneo. Dai risultati si evince che solo una minoranza delle stesse siano conformi ai requisiti di intelligibilità. Il protocollo risulta un utile strumento per la valutazione di grandi plessi didattici, in un’ottica di programmazione degli interventi di ammodernamento degli impianti elettroacustici.

Edoardo Alessio Piana, Diego Tonetti, Jorge Joaquin Garcia, Emanuela Milesi

Caratterizzazione acustica del rumore emesso da un campo da padel

RIVISTA ITALIANA DI ACUSTICA

Fascicolo: 2 / 2025

Negli ultimi anni, il gioco del padel si è velocemente introdotto fra le pratiche sportive più diffuse grazie alla sua affinità con il tennis e lo squash, la sua dinamicità e le dimensioni ridotte del campo. Questa ultima caratteristica ha favorito il proliferare di campi da gioco, che possono essere realizzati sia al chiuso che all’aperto. In questo ultimo caso, il rumore emesso durante il gioco può propagarsi liberamente fino ai ricettori limitrofi ed essere potenzialmente causa di disturbo. Si rende quindi necessario un accurato studio dell’impatto acustico di queste strutture nel caso in cui vengano realizzate in prossimità di zone abitate. Una accurata previsione di impatto acustico richiede in input dei dati di emissione accurati. In questo momento la letteratura scientifica riguardante i dati di potenza sonora da associare al rumore emesso da campi da padel è piuttosto scarsa. Il presente lavoro fornisce dati di potenza sonora basati su misurazioni sperimentali. Inoltre, attraverso l’uso della tecnica ambisonics, si è voluto evidenziare quali possono essere eventuali opere di mitigazione acustica applicabili alle sorgenti

Chiara Rubino, Stefania Liuzzi, Francesco Martellotta

Materiali fonoassorbenti bio-based e a base di scarti

RIVISTA ITALIANA DI ACUSTICA

Fascicolo: 2 / 2025

Per contenere l’impatto ambientale derivante dall’uso di risorse non rinnovabili, cresce l’interesse nella ricerca di materie prime alternative per la produzione di pannelli fonoassorbenti sostenibili. In questo ambito, le direttive europee promuovono soluzioni costruttive innovative finalizzate sia alla riduzione dell’impatto ambientale, sia al miglioramento dell’efficienza degli edifici, nuovi ed esistenti. In linea con i principi dell’economia circolare, il presente studio propone un’indagine sperimentale sulle proprietà acustiche, espresse in termini di coefficienti di assorbimento ad incidenza normale e in campo diffuso, di materiali compositi innovativi ottenuti da scarti e prodotti naturali. I risultati mostrano buone performance fonoassorbenti per tutti i campioni testati, con variazioni correlate alle proprietà microstrutturali, come porosità e resistenza al flusso.

 

Andrea Santoni, Francesco Pompoli, Patrizio Fausti

Development and acoustic optimisation of sustainable fibrous materials

RIVISTA ITALIANA DI ACUSTICA

Fascicolo: 2 / 2025

The urgent need for sustainable solutions in different industrial sectors has led to a growing interest in using natural and recycled fibrous materials for acoustic and thermal insulation. While these materials offer significant environmental benefits, their commercial production is still limited also due to a lack of standardised characterisation and design methods. This paper addresses this gap by presenting a comprehensive methodology to develop and acoustically optimise sustainable fibrous materials. The approach integrates small-scale experimental characterisation with a robust analytical framework that models a material's acoustic performance as a function of its density. The effectiveness of this method is demonstrated through case studies involving a variety of sustainable materials, including hemp, jute, posidonia, and recycled fibre mixtures. The results validate the methodology's ability to accurately predict the sound-absorbing properties of these materials, enabling the design of high-performance solutions capable of achieving acoustic ratings comparable to traditional materials. This article, invited by the RIA editorial board, is not an original study. Instead, it synthesises existing research by reanalysing and integrating the data from multiple studies using a single, unified methodology.

Arianna Cattalini, Antonello Podda

Interconnessioni tra città e aree interne. Ripensare il territorio per una nuova idea di sviluppo

ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE

Fascicolo: 2 / 2025

In Italia il dibattito sullo sviluppo si è spesso polarizzato nella dicotomia centro/periferia in cui i luoghi che creano valore vengono contrapposti a luoghi che perdono risorse e capacità. Si rende, invece, necessaria una lettura che superi questa visione dicotomica tra centro e periferia, una visione non stereotipata della relazione, che innegabilmente esiste, tra crisi sociale ed economica e processi di sviluppo e innovazione sociale. A tal proposito, lo studio si avvale di due strumenti teorici e metodologici: la Strategia Nazionale per le Aree Interne (Snai), che offre un quadro di riferimento per comprendere e affrontare le disuguaglianze territoriali, e il concetto di metromontagna, che reimmagina il rapporto tra centri urbani e aree interne come un continuum di scambi interdipendenti. Questi strumenti consentono di esplorare la relazione tra l’area metropolitana di Cagliari – di particolare interesse perché non rientra tra le Città Metropolitane che hanno incorporato nel loro territorio aree rurali o montane – e le aree interne circostanti, indagando se esistano legami di reciprocità e collaborazione capaci di favorire nuovi equilibri territoriali.

Elisa Matutini, Sonia Brondi

Lavoro eco-sociale e giustizia ambientale: riflessioni professionali, pratiche territoriali e sfide trasformative

ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE

Fascicolo: 2 / 2025

Negli ultimi anni, l’ecosocial work ha acquisito crescente rilevanza come approccio integrato che considera le dimensioni ambientali, sociali ed economiche del benessere umano. Questo paradigma riconosce l’interdipendenza tra persone e ambiente, promuovendo giustizia ambientale, coesione comunitaria e sostenibilità. L’articolo presenta uno studio volto a indagare come gli assistenti sociali italiani stiano traducendo tali princìpi nella pratica professionale. La ricerca ha coinvolto professionisti provenienti da diverse regioni italiane. In un focus di approfondimento è stata coinvolta inoltre la comunità professionale degli assistenti sociali del Veneto. La ricerca ha adottato metodi qualitativi volti a favorire la discussione e la riflessione condivise, per approfondire percezioni, strategie operative, ostacoli e potenzialità dell’approccio ecosociale. I risultati evidenziano una crescente consapevolezza del legame tra degrado ambientale, vulnerabilità sociale e disuguaglianze, sottolineando l’importanza di promozione di competenze specifiche, collaborazione intersettoriale e progettazione partecipativa. Lo studio contribuisce a consolidare la riflessione teorica e operativa sull’integrazione tra lavoro sociale, sostenibilità ambientale e politiche comunitarie.

La letteratura sul welfare ecosociale ha assunto una crescente rilevanza nel panorama degli studi sulle trasformazioni delle politiche sociali. Il suo fondamento risiede non tanto nel contributo della spesa sociale alla crescita e alla produttività, bensì in quello dato al disaccoppiamento tra crescita e sfruttamento illimitato delle risorse ambientali. In questo quadro, l’articolo prende in esame una delle componenti del welfare ecosociale, quella dei servizi di base universali come chiave di volta di sistemi di welfare territoriali non solo più inclusivi a basse disuguaglianze ma anche più sostenibili sul piano ambientale ed economico.

Yasser F. Nassar, Hala J. El-Khozondar, Mansour A. Salem, Abubaker Alatrash, Wael A. Salah, Mohammed J. Bashir, Mohamed H. Elnaggar

Technical and environmental cost-benefit analysis of strategies towards a green economy in the electricity sector in Libya

ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT

Fascicolo: 2 / 2025

This study presents a comprehensive framework for Libya’s transition to a green economy, focusing on reducing carbon emissions from energy generation through carbon capture, sequestration and storage, renewable integration and other sustainable policies. Our technical, economic and environmental assessment indicates that Libya can achieve netzero carbon emissions by 2065, with renewable energy accounting for about 81% of the national energy mix by 2055. The implementation approach prioritizes projects based on the condition and remaining lifespan of current power plants. Four steam stations (1,240 MW) are set to be decommissioned and replaced with renewable power fields and afforestation, while two stations (2,355 MW) with less than a decade of operational life are unsuitable for solar fuel conversion, leaving natural gas, carbon capture, wind energy, and afforestation as the preferred pathways. For the remaining 11 stations (5,392 MW), a combination of natural gas conversion, carbon capture, renewable expansion, and afforestation will be implemented concurrently, with additional clean generating facilities introduced separately. The transition plan in the electricity sector involves an estimated $40.6 billion in investment, with yearly operational expenses of roughly $165 million. Renewable energy deployment comprises solar PV, concentrated solar power, wind farms, marine energy, and geothermal facilities, all intended to replace old units and meet future demand. Pilot projects like the Brack hybrid renewable station demonstrate that complete energy coverage may be achieved while lowering dependency on fossil fuels and CO2 emissions. Furthermore, largescale afforestation initiatives will help to reduce carbon emissions and ensure further environmental benefits, with return on investment through the sale of CO2 credits commencing within the first few years. Collectively, these policies provide a realistic route for Libya to develop a sustainable, diverse, and lowcarbon power industry.

Monica Bonacina, Mert Demir, Antonio Sileo, Angela Zanoni

From ambition to reality: Exploring diffusion patterns of battery electric cars in Italy

ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT

Fascicolo: 2 / 2025

Electrification of individual mobility is pivotal to Europe’s decarbonization strategy. Italy’s participation in this trajectory is significant, given the size of its car fleet. The final update of Italy’s National Energy and Climate Plan (NECP) sets ambitious targets of 4.3 million fullelectric cars (BEVs) and 2.3 million plugin hybrid cars (PHEVs) on the roads by 2030. However, by the end of 2024, Italy had only about 280,000 BEVs, representing 0.7% of the total car fleet and 7% of the 2030 target. This study aims to assess the potential for BEV penetration in Italy in the coming years and evaluate the alignment of current adoption trends with the NECP target. Diffusion projections are made using Bass and logistic models under two different scenarios. Both scenarios suggest that, without substantial changes, the current diffusion path may fall short of meeting the NECP 2030 target. Although some barriers to the adoption of fullelectric vehicles have been addressed, new challenges have arisen. Accelerating the replacement of durable goods, including internal combustion engine vehicles, is unrealistic, and the decarbonization strategy, as outlined in Regulation (EU) 851/2023, is expected to extend beyond the original timeframe, requiring adjustments to the current strategic plan.

Hanna Anisimova, Viktoriia Haltsova, Oksana Volodina, Igor Samoshchenko, Alesia Gornostay

Criminal and environmental-legal aspects of criminal offenses against the international legal order, peace and security of mankind

ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT

Fascicolo: 2 / 2025

One of the main contemporary problems is the disruption of the ecological balance caused by pollution, deterioration, and destruction of natural systems. During periods of armed conflict, when environmental destruction is often used as a tactic of war, this issue becomes even more dangerous. However, the Rome Statute of the ICC covers environmental crimes only to a certain extent, and international law still lacks an effective system of liability for significant environmental damage. The purpose of the article is to investigate the criminal law and ecological law aspects of ecocide, to substantiate the need of its recognition as a separate international crime, and to assess the Ukrainian experience as a potential legal precedent for shaping new approaches in international criminal law. The article proposes a comprehensive interdisciplinary study of ecocide in the context of national and international law using a wide range of scientific methods, including analysis, synthesis, induction, deduction, analogy, abstraction, and generalization.

Piyalee Bhattacharya, Asheesh Pandey

Bridging quality and sustainability: A bibliometric and systematic exploration of ESG scores in quality anomalies

ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT

Fascicolo: 2 / 2025

Environmental, Social, and Governance (ESG), when combined with Quality stocks, have demonstrated high returns even in a scenario of market instability. This paper combines bibliometric analysis and systematic review to investigate the intersection of ESG scores and Quality anomalies. A filtered sample of 952 papers from the Web of Science and Scopus databases is analyzed. The study reveals that Quality Anomaly with ESG has grown significantly since 2012, driven by sustainable finance initiatives, with the U.S., China, and the UK leading research in this area. Finally, the paper provides directions for future research, highlighting gaps and opportunities for integrating ESG scores into financial anomaly studies and asset pricing models. This research offers valuable perspectives for academia, practitioners, and policymakers aiming to enhance financial strategies with sustainability insights.

Maria Emilia Garbelli

Renewable Energy Communities development among small and medium industries and the mediating role of trust. Pre-regulatory study from Lombardy

ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT

Fascicolo: 2 / 2025

Renewable Energy Communities, strongly sustained by the European Community as a viable way to fasten low carbon transition, slowly develop in Italy for regulatory. This study delves into the framework of Renewable Energy Communities and explores the perspective of the specifically small and medium industries in the Lombardy region of Italy through a survey. Our findings reveal that while those industries exhibit interest in Renewable Energy Communities, there is a notable gap in knowledge and engagement. We argue that the active involvement of Public Administration Bodies is crucial in disseminating information about Renewable Energy Communities and highlighting their benefits. The survey results, elaborated through a nonparametric test (MannWhitney U test) indicate that Public Administration Bodies play a pivotal role in influencing perceptions and willingness to participate in Renewable Energy Communities. The data suggest that more direct and effective communication strategies by local Public Bodies could significantly enhance Small and Medium Industries’ understanding and involvement in Renewable Energy Communities due to interpersonal trust. This research underscores the need for targeted and strategic efforts by local Public Bodies to foster a more informed and proactive approach among Small and Medium Industries towards renewable energy initiatives. Such endeavors could be instrumental in accelerating the adoption of Renewable Energy Communities, contributing to a more sustainable and resilient energy future.

Olena Shevchenko, Iuliia Tsyrfa, Natalia Serbina, Andrii Bozhkov, Nataliia Bordun-Komar

National strategies and international identity of EU, USA and China in the context of the fight against climate change

ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT

Fascicolo: 2 / 2025

The purpose of the study is to establish the role of climate change threat in shaping national strategies and foreign policy relations of the actors in international relations. The methods of the study include document analysis of international agreements and national legislation, case studies, and comparative analysis in the context of differences in approaches to climate communication. The results of the study demonstrate that the rhetoric of European Union officials and aspects of European climate strategies position the EU as a leader in adapting to climate threats. Climate communications within the United States are more focused on informing the population about climate change, while foreign policy environmental institutions aim to fully protect the country’s national interests. Moreover, considering that the industrial sector of the People’s Republic of China is a leader in greenhouse gas emissions, a substantial threat lies in the potential deviation from commitments under the Paris Agreement. Conversely, the United States government has demonstrated some of the most progressive actions in mobilising resources within the framework of climate communications. An example of this is the executive order “Tackling the Climate Crisis at Home and Abroad” and the Inflation Reduction Act. Within the European Union, a similar practice is represented by the European Green Deal, which frequently appears in mass media and has a transparent reporting system, enhancing climate literacy and awareness among broad segments of the population. Thus, the climate communication and diplomacy of the European Union focus on raising awareness both within and beyond its borders, while the US government prioritises foreign policy interests within its climate strategies. In contrast, the rhetoric of the government of the People’s Republic of China highlights the challenges in achieving the targets set by the Paris Agreement within the timeframe leading up to 2030.

Laura Visintainer Lerman, Daisy Valle Enrique, Wolfgang Gerstlberger

Navigating the challenges of renewable energy transition in emerging economies: Insights from Brazil

ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT

Fascicolo: 2 / 2025

Renewable energy (RE) transition has been considered the new generation of solutions for reducing the high dependence on fossil fuels. However, there is a lack of understanding of the energy challenges that prompt RE development. Therefore, we aim to identify the main challenges which energy policy must overcome to achieve a renewable energy system (RES) in emerging countries. We conducted 27 semistructured interviews with key stakeholders involved in shaping sustainable innovation policies in Brazil. Based on five challenging factors, we identify the main challenges and propose actions to mitigate them toward developing a RES. Our results show that the Brazilian context comprises subchallenges: lack of a consolidated national industry, policy and program consolidation, innovation actors, environmental and awareness activities. In addition, the findings show many opportunities regarding electric mobility and Industry 4.0. Our results can support policymakers’ decisions regarding energy transition challenges and ways to overcome the related problems not only in Brazil but also in other developing countries.

Questo studio riguarda la valutazione d'impatto sociale di un'iniziativa di sport sociale rivolta a minori e giovani adulti autori di reato. L’attività valutativa, che si inserisce nel complesso contesto dei Servizi minorili della Giustizia caratterizzato da finalità rieducative e dalle sfide poste dalle nuove forme di devianza, ha adottato un approccio di valutazione realista. L’articolo affronta un caso di valutazione complesso per la molteplicità di stakeholder coinvolti e per il valore che l’esito della valutazione può dare a progetti futuri. I risultati evidenziano un elevata soddisfazione degli stakeholder, una percezione positiva dell'impatto educativo e sociale del progetto, confermando la valenza pedagogica dello sport. Il successo è attribuito a una combinazione di fattori contestuali e meccanismi attivati nei partecipanti. Vengono discusse anche le criticità emerse, le implicazioni degli interventi di sport sociale in ambito penale e per la valutazione realista in contesti complessi.

Silvia Ciampi, Cristina Lion, Katia Santomieri, Veronica Sciatta

Il sistema di valutazione delle politiche attive del lavoro: il caso della Garanzia Giovani

RIV Rassegna Italiana di Valutazione

Fascicolo: 93 / 2025

L’articolo approfondisce il sistema di valutazione delle politiche attive del lavoro, con riferimento specifico alla Garanzia Giovani. L’attività valutativa si inscrive in un rinnovato quadro di governance delle politiche attive del lavoro che, a partire dal D. Lgs. 150/2015, ha visto la nascita dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) chiamata a svolgere un ruolo di coordinamento della rete dei servizi per il lavoro. La presenza di una funzione valutativa incardinata all’interno dell’Agenzia ha definito un sistema di valutazione innovativo e inedito nel contesto italiano. Tale sistema ha favorito un’efficace relazione tra policy maker e valutatori nella definizione e attuazione del disegno valutativo. In particolare, gli autori sostengono che nel caso di valutazioni di progetto la relazione fiduciaria tra i diversi attori contribuisce ad una migliore individuazione dei bisogni valutativi con un maggiore impatto sul policy making.

La valutazione ex-ante è un processo cruciale nella valutazione dei progetti, volto a garantire qualità e coerenza con gli obiettivi di policy prima dell’implementazione. Questo articolo esamina la valutazione ex-ante dei progetti del Servizio Civile Universale Provinciale (SCUP) di Trento, analizzando la coerenza dei giudizi dei valutatori nell’arco di un decennio. Sebbene le valutazioni abbiano mostrato una coerenza generale, è emersa una certa variabilità, dovuta più a bias cognitivi e incoerenze di giudizio ("noise") che a reali differenze tra i progetti. Discutendo i fattori di questa variabilità, l’articolo sostiene che la variabilità nel giudizio degli esperti è inevitabile ma gestibile. Riconoscere e affrontare bias e noise attraverso il raffinamento collaborativo dei criteri e un’analisi condivisa dei progetti è essenziale sia per garantire valutazioni coerenti e credibili, sia per preservare la funzione di sviluppo della valutazione nel contesto delle politiche pubbliche.