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Per contenere l’impatto ambientale derivante dall’uso di risorse non rinnovabili, cresce l’interesse nella ricerca di materie prime alternative per la produzione di pannelli fonoassorbenti sostenibili. In questo ambito, le direttive europee promuovono soluzioni costruttive innovative finalizzate sia alla riduzione dell’impatto ambientale, sia al miglioramento dell’efficienza degli edifici, nuovi ed esistenti. In linea con i principi dell’economia circolare, il presente studio propone un’indagine sperimentale sulle proprietà acustiche, espresse in termini di coefficienti di assorbimento ad incidenza normale e in campo diffuso, di materiali compositi innovativi ottenuti da scarti e prodotti naturali. I risultati mostrano buone performance fonoassorbenti per tutti i campioni testati, con variazioni correlate alle proprietà microstrutturali, come porosità e resistenza al flusso.
La percezione dell’immagine corporea rappresenta un complesso processo intrapsichico e interpersonale, che coinvolge la percezione, la valutazione e la definizione del Sé, anche attraverso le esperienze emotive vissute nelle relazioni con gli altri. Nel contesto della malattia oncologica, quando l’organo colpito riveste un forte valore simbolico, associato culturalmente alla femminilità, alla bellezza e alla fertilità, le ripercussioni psicologiche possono avere un impatto significativo e duraturo sulla qualità di vita della donna. L’obiettivo del presente studio è l’individuazione di un modello che illustri quali variabili siano significativamente legate alla percezione dell’immagine corporea nell’immediato post-operatorio di donne italiane neo-operate di carcinoma mammario, ipotizzando l’esistenza di tre classi di fattori interagenti: (1) variabili socio-demografiche e mediche; (2) variabili intrapsichiche; e (3) variabili interpersonali-diadiche. Il disegno di ricerca è osservazionale trasversale. Attraverso una strategia di campionamento di convenienza, sono state reclutate 162 donne italiane a seguito di un intervento chirurgico per rimozione di un tumore al seno. Le informazioni mediche delle pazienti sono state estratte dalla cartella clinica. Tramite un booklet di questionari sono state, invece, raccolte: (1) informazioni socio-demografiche: età e stato civile; (2) misure intrapsichiche: immagine corporea (Body Image Scale), tratti di personalità (Big Five Questionnaire Short Form), strategie di coping individuale (Mini-Mental Adjustment to Cancer e Perceived Ability to Cope with Trauma) e sintomatologia ansioso-depressiva (Hospital Anxiety and Depression Scale); e (3) misure interpersonali-diadiche: coping diadico (Dyadic Coping Questionnaire) e percezione di vicinanza del partner (Inclusion of the Other in the Self). È stato condotto un modello di regressione lineare multipla. I risultati hanno messo in luce che l’operazione chirurgica (variabile medica), la disperazione (variabile intrapsichica) e il coping diadico negativo (variabile interpersonale-diadica) sono significativamente legati alla percezione dell’immagine corporea delle donne del campione considerato. In accordo con quanto riportato nella letteratura scientifica, si evidenzia che la qualità dell’immagine corporea percepita dalle pazienti con pregresso carcinoma mammario scaturisce da un intreccio complesso di caratteristiche individuali distintive, dinamiche interpersonali e influenze contestuali strettamente interrelate.
Il presente contributo analizza l’esperienza del tutorato tra pari presso una grande Università del Nord Italia. L’obiettivo dell’articolo è quello di comprendere se l’esperienza di tutorato solleciti nei tutor lo sviluppo di competenze trasversali incrementando il livello percepito di employability spendibile sul mercato del lavoro. Le riflessioni sviluppate traggono origine da una ricerca fatta su un gruppo di laureati attivi nel mercato del lavoro. La ricerca ha adottato un approccio qualitativo, tramite la conduzione di interviste narrative semi-strutturate avente come obiettivo quello di individuare l’incremento di percezione della propria employability derivante dallo sviluppo di competenze trasversali allenate grazie all’esperienza di tutorship svolta durante il periodo universitario. Sono stati intervistati 30 tutor che hanno conseguito il titolo di laurea da almeno cinque anni e non più di dieci e che hanno avuto un inserimento ritenuto positivo e soddisfacente nel mondo del lavoro. Il materiale raccolto è stato analizzato secondo una metodologia qualitativa, riferendosi all’approccio dell’analisi di contenuto ed ha evidenziato una serie di competenze che i tutor le hanno riconosciute come sollecitate grazie alla loro esperienza di tutorship. Tali competenze, si sono dimostrate utili e hanno generato un vantaggio competitivo per i laureati sia nel percorso di inserimento nel mercato del lavoro che nel successivo consolidamento della carriera professionale. Le competenze evocate dai laureati sono state raggruppate in quattro cluster che hanno evidenziato come l’esperienza anticipata di relazioni finalizzate alla realizzazione di un obiettivo produttivo rappresenti una leva importante per l’incremento della percezione di employability.
The purpose of this study was to provide a picture of the school psychologist in Lombardy, by investigating related roles, functions and experiences. The aims were twofold: to describe school psychologists’ work areas, perceived professional knowledge, skills, perceived obstacles, and potential resources for their job; to investigate the extent to which the seniority and the school grade in which the participants mainly worked affected these aspects. Participants were 285 Lombardy school psychologists (89,4% females, 56,5% aged between 36-50 years old, 58,2% with more than 5 years of seniority), working in primary, middle and high school, who were administered an online survey. Results provided an overview of school psychologists’ perceptions regarding their work areas, knowledge, skills, and aspects to enhance and address. Findings also highlighted the existence of significant differences when considering seniority and order of school. Finally, evidence suggested the importance of specific trainings aimed to address gaps or critical issues related to school psychologist’s professional practice.
In psicoanalisi, l’analisi clinica dei sogni può offrire all’analista un prezioso strumento per formulare un’ipotesi diagnostica. In questo contributo, propongo di esplorare il rapporto dei sogni in relazione ai tre livelli di organizzazione della personalità: nevrotico, borderline e psicotico. Basandomi sulla diagnosi strutturale elaborata da Otto Kernberg, valuterò la possibilità di individuare nei sogni le sette dimensioni fondamentali per la diagnosi strutturale della personalità, che comprendono: identità, relazioni oggettuali, esame di realtà, difese, aggressività, coping e valori morali, a cui l’autore di questo articolo aggiunge due dimensioni: tonalità affettiva e simbolizzazione/metaforizzazione.
La “Camera dei Diamanti” è una piattaforma per realtà virtuale sviluppata presso l’Università di Ferrara. Le principali applicazioni spaziano dalla medicina alla psicologia e all’industria. Ad esempio: ricerca su protesi acustiche, intelligibilità della parola, sound quality dei prodotti, formazione e sicurezza. È illustrato il processo di realizzazione del sistema formato da una cabina audiometrica con al suo interno 41 altoparlanti (di cui un subwoofer) e un visore per realtà virtuale. Questa strumentazione provvede alla riproduzione di ambienti virtuali realistici; la parte audio è ottenuta grazie alla tecnologia Ambisonics, ormai diventata uno standard del settore; quella video è stata sviluppata con Unity. È stata ideata una metodologia oggettiva che sfrutta microfoni multicanali per stimare la bontà della spazializzazione del suono, utile a verificare il funzionamento del sistema e conoscerne i limiti. I risultati ottenuti per la “Camera dei Diamanti” sono particolarmente incoraggianti poiché l’errore di riproduzione di una sorgente sonora singola virtuale o reale si aggirano attorno a 1°-2°, valori simili alla capacità umana di distinguere due suoni come provenienti da direzioni diverse in condizioni ottimali.
This paper presents a preliminary study of an active noise control (ANC) system implemented on a tractor cabin. This system employs a multi-channel feedforward configuration, with two error microphones and two control loudspeakers positioned in the cabin and an external reference microphone. Furthermore, the system implements the remote microphone technique (RMT), which allows to place the error microphones at a given distance from the region where the quiet zone is to be created, in this case around a head used for binaural measurements. To evaluate the effectiveness of the ANC system, simulated narrowband and broadband disturbance signals are generated through an acoustic source external to the cabin. Despite a reduction in the performance compared to the case without the RMT, caused by internal modelling of the signals, the developed system demonstrates its potentiality for a real application, where the error microphones cannot be left close to the region where noise has to be cancelled.