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Vi è una consolidata letteratura scientifica sui parametri e sugli indicatori acustici idonei a descrivere la qualità di un ambiente scolastico ed in particolare di aule universitarie. L’acustica di una sala dipende dalle caratteristiche geometriche, architettoniche, dalla disposizione di materiali e, se presente, dall’impianto di amplificazione. Raramente quest'ultimo componente viene considerato in fase progettuale, ma risulta fondamentale per garantire il comfort acustico in aule di grandi dimensioni. Il lavoro presenta l’elaborazione di un protocollo, sviluppato in itinere dalla misura di 17 aule dell’università di Bologna. Lo scopo è l'analisi degli impianti elettroacustici presenti all’interno delle aule dell’ateneo. Dai risultati si evince che solo una minoranza delle stesse siano conformi ai requisiti di intelligibilità. Il protocollo risulta un utile strumento per la valutazione di grandi plessi didattici, in un’ottica di programmazione degli interventi di ammodernamento degli impianti elettroacustici.

Vladislav Zubok

Gorbachev’s Perestroika and Italian Communists: the Two Exits from One Utopia

VENTUNESIMO SECOLO

Fascicolo: 56 / 2025

This article is a contribution to the studies of the sudden and precipitous collapse of European communism. It seeks to revisit the main stages of interactions between the PCI leaders and Gorbachev’s reformist circle. The author sought to shed some light on the generational, social, and cultural aspects of the story. In particular, to the role of informal transnational community between Italian and Soviet (mostly Russian) communist believers, that was formed in the 1930s-50s – the community which, thanks to such representatives as Anatoly Chernyaev, became crucial part to a background of institutional relationship between the two parties. Also, the author used the diaries of Chernyaev and Anatoly Adamishin, selective and special as they were, to complicate the chronology of the crisis of European communism: these personal documents demonstrate that some changes of minds and perspectives took place much earlier and in parallel on both sides, as Italians and Soviets pursued their parallel paths towards their exits from the great collectivist utopia.

Starting from a confidential conversation that the Ponti? had in January 1985 with the leaders of the Italian Church, the essay examines the geopolitical and ecclesiological vision of John Paul II. In this document emerge some judgments of the Pope on Italian and international communism, on capitalism and on the mission of the Church in Italy and in the world. This meeting took place in the most delicate phase of the Second Cold War and was connected both with the di?cult situation in Poland (and Solidarnosc) and with the attempt to relaunch the DC in Italy. In this sense was very important the dual role played at that time, by Andreotti as Foreign Minister of the Craxi Government and as historical leader of the Italian Catholic party.

Gaetano Quagliariello

Il Pci nella storia d’Italia. Gli studi di Piero Craveri sul comunismo

VENTUNESIMO SECOLO

Fascicolo: 56 / 2025

The article recalls the studies that Piero Craveri, one of the leading contemporary political historians, has dedicated to the Communist Party from its origins to the Berlinguer era. The aim is to highlight, through the writings of a non-communist historian, who has perhaps most comprehensively addressed the subject, the controversial historiographical turning points, both concerning the history of the party itself and its interaction with the more general history of the country.

A cura della Redazione

Introduzione

VENTUNESIMO SECOLO

Fascicolo: 56 / 2025

The growing body of evidence on the role of the gut microbiota (GM) in regulating the bidirectional gut-brain axis suggests the existence of a complex network that also involves the immune system (IS). The interaction between GM and IS is crucial for the development and modulation of immune responses, through microbial metabolites such as short-chain fatty acids (SCFAs), which influence both mucosal immunity and neuroinflammation. SCFAs regulate immune homeostasis and the function of the blood-brain barrier (BBB), affecting microglia, astrocytes, and neurons. These mechanisms are particularly relevant in neurological disorders such as Parkinson’s disease, where dysbiosis and SCFA alterations contribute to neurodegeneration. Although most results derive from preclinical studies and should be interpreted with caution, the use of probiotics, prebiotics, and postbiotics represents a promising therapeutic approach. The “microbiota-immune-brain” model opens new insights for the prevention and treatment of neurological and psychiatric disorders, although larger and more specific clinical trials are needed to confirm its applicability in humans.

Orsola Razzolini

Professionisti in cerca di subordinazione: il punto della giurisprudenza

GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI

Fascicolo: 186 / 2025

Nel contributo si esaminano la recente sentenza della Corte di cassazione 4 novembre 2024 n. 28274 e quella del Tribunale di Gorizia del 23 gennaio 2025 n. 19. La prima riguarda il caso di un’avvocata collaboratrice di un grande studio legale che aveva chiesto la riqualificazione del rapporto di lavoro intercorso per tredici anni come subordinato. La seconda affronta il caso di tre professioniste, collaboratrici di uno studio di consulenza, la cui prestazione era stata ricondotta dall’Itl all’art. 2, c. 1, d.lgs. n. 81/2015. Le diverse risposte offerte dalla giurisprudenza ai due casi sono lo spunto per affrontare alcuni problemi di fondo quali la compatibilità con il principio di indisponibilità del tipo dell’art. 2, c. 2, lett. b, d.lgs. 81/2015, che esclude i professionisti iscritti ad albo dall’ambito di applicazione del c. 1 e, più in generale, la crescente ricerca di subordinazione da parte dei liberi professionisti, specialmente giovani.

Anna Alaimo, Rosa Di Meo

Politiche attive del lavoro e formazione nella doppia transizione: impresa, sindacato e contrattazione collettiva

GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI

Fascicolo: 186 / 2025

Il saggio affronta il tema delle politiche attive e della formazione, intendendo quest’ultima quale strumento che può consentire la qualificazione o riqualificazione dei lavoratori nelle transizioni occupazionali, quando cioè sono ancora formalmente dipendenti. L’analisi si incentra sugli strumenti legali e contrattuali attualmente presenti nel nostro ordinamento e offre alla discussione i risultati di una indagine empirica sul modo in cui imprese e sindacato affrontano le crisi aziendali, anche nell’ottica dell’attuazione dell’art. 2086 c.c.

Juan Bautista Vivero Serrano

Licenziamento e norme internazionali: la recente giurisprudenza spagnola

GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI

Fascicolo: 186 / 2025

In Spagna rivestono un’importanza crescente in tema di disciplina dei licenziamenti, oltre alle norme dell’Unione europea, anche le norme dell’Organizzazione internazionale del lavoro e la Carta sociale europea. In particolare, nel 2024 sono state adottate due importanti sentenze della Corte Suprema di Cassazione che si occupano estesamente anche della Convenzione n. 158 dell’Oil. Nel luglio 2025 la Corte Suprema si è pronunciata sul controverso art. 24 della Carta sociale europea riveduta, dopo che il Comitato europeo dei diritti sociali ha censurato la normativa spagnola come aveva già fatto in precedenza con le normative finlandese, italiana e francese. L’interpretazione conforme e il controllo diffuso di convenzionalità rappresentano tecniche giudiziarie sempre più presenti nel diritto del lavoro vivente spagnolo.

Luca Nogler

Repêchage e licenziamento per inadempimento di scarsa importanza: sul dopo Corte cost. n. 128 e n. 129 del 2024

GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI

Fascicolo: 186 / 2025

Il saggio muove dall’obiettivo di individuare le soluzioni ai due più urgenti problemi aperti dalle sentenze n. 128 e 129 del 2024 della Corte costituzionale relative alla riforma dei licenziamenti del 2015. La prima proposta consiste nel quantificare il mancato assolvimento dell’onere di repêchage in 15 mensilità di retribuzione; la seconda, nell’includere all’interno del giudizio sulla sussistenza o meno del fatto-inadempimento anche la valutazione della gravità di quest’ultimo; gravità che non deve essere confusa con la proporzionalità della sanzione espulsiva.

Antonio Pérez-Sánchez

Identificazioni primitive e processo psicoanalitico

PSICOANALISI

Fascicolo: 1 / 2025

Il lavoro si basa sul presupposto che la costruzione dell’identità risieda nell’interazione tra identificazioni proiettive e introiettive. Tuttavia, le difficoltà nell’interazione con l’oggetto, volte a evitare la realtà dolorosa insopportabile, danno origine a distorsioni nella percezione dell’oggetto e, di conseguenza, a identificazioni inappropriate. In questa prospettiva, il compito dell’analista è quello di evidenziare tali identificazioni errate nella relazione analitica, consentendo al paziente di ricostruire la propria identità in modo più coerente con la propria realtà psichica. Viene studiato un caso di disturbo alimentare, rivisitando il concetto di corpo primitivo come gestore delle emozioni, come ho già delineato in un altro lavoro. Ora, viene esplorato il coinvolgimento di questo corpo primitivo nella costruzione e nell’organizzazione dell’identità.

Michael Parsons

Discussione dell’articolo di Laurence Kahn Le deviazioni della libertà

PSICOANALISI

Fascicolo: 1 / 2025

Il lavoro di Laurence Kahn dimostra che la libertà implica una tensione tra elementi opposti; e che sostenere la libertà, accettando tale tensione, richiede impegno. Due termini tedeschi per libertà – Freimachen e Befreien – hanno significati diversi. Freimachen (usato in particolare da Joseph Goebbels) significa liberare qualcuno (o qualcosa) per scopi strumentali, mentre Befreien denota un senso di liberazione interiore che regimi totalitari come il nazismo non possono tollerare. Il godimento della libertà dipende dall’accettazione della sua restrizione in determinate circostanze. All’epoca in cui Freud scrisse Mosè e il monoteismo, i nazisti rifiutavano qualsiasi restrizione della loro libertà e, di conseguenza, il progresso stava sprofondando nella barbarie. Laurence Kahn illustra queste problematiche nella situazione clinica. Descrive pazienti che erano autoimprigionati psicologicamente o rifiutavano qualsiasi inibizione dei propri impulsi. Il lavoro analitico li ha aiutati ad abbandonare posizioni così estreme e a trovare un tipo di libertà più sfumato, che potesse essere più creativo. La distruzione della Frauenkirche durante il bombardamento di Dresda e la sua successiva ricostruzione, nonché il Congresso IPA del 1985 ad Amburgo – il primo Congresso IPA tenutosi in Germania dopo la Seconda Guerra Mondiale – sono esempi storici straordinari dell’impegno profuso per sostenere la vera libertà.

Laurence Kahn

Le deviazioni della libertà

PSICOANALISI

Fascicolo: 1 / 2025

Dall’Illuminismo, che ha ispirato il progetto psicoanalitico, all’osservazione, sostenuta dal nazismo, dell’irrimediabile divario tra progresso tecnico e progresso nella vita dello spirito, il percorso di Freud parla del disordine del nostro tempo. In che modo le imperative esigenze di libertà, sia a livello individuale che collettivo, sono diventate la forza trainante dell’indefettibile capacità umana di annientare? Quale ruolo giocano gli ideali, così essenziali nella lotta per una comprensione razionale dell’irrazionale, in una tale frustrazione delle speranze di emancipazione? Cosa rimane dei benefici dell’eterogeneità conflittuale, che apre all’autonomia? Un giudizio errato della realtà; una paura fuori luogo dell’angoscia, presumibilmente protettiva; l’infiltrazione del nostro pensiero da parte della soddisfazione dei nostri desideri; il nostro “sentimento di libertà” che Winnicott afferma essere parte della salute dell’individuo, sembra danneggiato, e il peso del determinismo pulsionale non può essere incriminato da solo. Sotto l’egida dell’autoconservazione, le identificazioni alienanti sembrano saldare ciecamente la “maggioranza compatta”. Sarebbe ora una questione di libertà di autodistruggersi?

A cura della Redazione

Premessa

PSICOANALISI

Fascicolo: 1 / 2025