RISULTATI RICERCA

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Giovanni Strepparola, Cristina Caminiti, Vita Marvulli, Anna Epifani, Sergio Manfrè

Analisi di Questionari preliminari e di gradimento rivolti ai pazienti sull’utilizzo di formulazioni solide di Metadone nel Trattamento del Disturbo da Uso di Oppioidi

MISSION

Fascicolo: 69 / 2025

Opioid Use Disorder (OUD) is a chronic condition requiring long-term treatment. While liquid methadone is widely used in Italy, it poses logistical challenges.This study assessed patients’ knowledge and satisfaction regarding the new tablet formulation of methadone in selected Italian Addiction Services (SerD). Two questionnaires were administered: a preliminary one (n = 45) assessing awareness and expectations, and a follow-up satisfaction questionnaire (n = 22) post-transition.Results showed high patient satisfaction with the tablet formulation, reporting advantages in practicality, discretion, and treatment adherence.Tablets were seen as a valid alternative to syrup, supporting their integration into clinical practice to improve treatment personalization and reduce stigma.

A. Falvo, E. Battaglia, R. Gallo, F. Genco, A. Rizzo, M. Notaro, R. Macrina, P. Lucchino, A. Saladino, M. Cevola, A. Renda, G. Audino

Esperienze di clinica alcologica

MISSION

Fascicolo: 69 / 2025

Il disturbo da uso di oppioidi (OUD) è una patologia cronica complessa, caratterizzata da dipendenza fisica e psicologica, con alti tassi di morbidità e mortalità. Sebbene la terapia agonista degli oppioidi (OAT) orale sia attualmente il trattamento di prima linea, l'aderenza rimane un problema significativo. Questo studio esplora l'accettazione e le aspettative dei pazienti verso una nuova formulazione di buprenorfina a rilascio prolungato settimanale e mensile (long-acting). È stata condotta una Survey su 100 pazienti con OUD presso il Servizio Multidisciplinare Integrato (S.M.I.) Gli Acrobati U.O. di Concesio (Brescia), indagando le loro preferenze e la disponibilità economica per questa nuova opzione terapeutica. I risultati mostrano un forte interesse verso la formulazione long-acting, con il 57% dei pazienti che esprime massimo gradimento. I partecipanti hanno indicato come vantaggi principali la riduzione della frequenza di somministrazione e una maggiore stabilità nella gestione della dipendenza. Il 93% degli intervistati si è dichiarato disposto a sostenere costi compresi tra 1 e 5€/giorno, con una durata variabile da 1 a 12 mesi. Questa Survey fornisce una prima valutazione qualitativa delle preferenze dei pazienti e della loro propensione a contribuire ai costi della nuova terapia long-acting, evidenziando le potenzialità di miglioramento nel trattamento dell'OUD e la necessità di ulteriori studi sull'impatto clinico ed economico a lungo termine.

Claudia Della Ceca, Sofia Acampora, Benedetta Biancalana, Cristina Caliciotti, Sara De Marco, Vittoria Monteleone, Simona Roccia, Cristiana Sarno Gufler

Valutazione dell’Efficacia della Prevenzione del Disturbo da Gioco d’Azzardo Patologico nelle scuole: analisi dei questionari Pre-Post del Progetto “Punta Tutto su di Te”

MISSION

Fascicolo: 69 / 2025

Gambling represents a worrying phenomenon among Italian adolescents, with about 40 percent of students aged 15 to 19 involved in gambling activities.This study, conducted as part of the “Bet it all on yourself” project promoted by the Pathological Addiction Services (ASL RM5), evaluated the effectiveness of a psycho-educational intervention aimed at raising young people’s awareness of the risks of gambling and enhancing their critical awareness.A total of 2,836 pre- and post-intervention questionnaires were administered in grade I and II secondary schools in four territories (Colleferro, Palestrina, Tivoli-Guidonia, Monterotondo).Results showed a signifi cant increase in the perception of gambling as a risky behavior, greater awareness of the random mechanisms of gambling, and improvement in emotion management.However, some gender discrepancies and an increase in honest responses about gambling experiences were observed.The study underscores the importance of continuous and differentiated preventive interventions to counter the phenomenon of pathological gambling among adolescents.

Obiettivi: Il presente articolo si propone di descrivere gli esiti dei percorsi di cura residenziale intrapresi dai pazienti con diagnosi di dipendenza patologica da sostanze, inviati dal Ser.D. di Portogruaro (VE) presso le comunità terapeutiche (CT) del Veneto, nel quinquennio 2017-2022.  Materiali e metodi: Analizzando i dati qualitativi e quantitativi registrati nelle piattaforme digitali del Servizio “Gedi” e “Geki”, lo studio ha preso in considerazione i percorsi di cura residenziale di 77 pazienti e ne ha valutato la ritenzione in trattamento, esaminando l’ultimo percorso di cura residenziale intrapreso da ciascun utente. Sono state poi analizzate le differenze rilevate, sempre in termini di ritenzione in trattamento, tra utenti con disturbo da uso di oppiacei ed utenti con disturbo da uso di alcool. Risultati: I dati raccolti mostrano, da un lato, che l’abbandono del percorso di cura, soprattutto per mancanza di compliance, sia l’esito più frequente, con una permanenza media registrata di poco superiore ai sei mesi, e, da un altro lato, che meno di un 1/5 dell’utenza porta a termine il programma terapeutico. Conclusioni: I risultati suggeriscono di effettuare ulteriori ricerche per approfondire le cause dei droopout, al fine di prevenirli, dato che una maggior permanenza in trattamento è correlata ad un miglior esito dell’intervento riabilitativo.

The psychotherapeutic treatment of cocaine addiction has undergone signifi cant transformations over time, moving from theoretical models rooted in psychoanalysis to psychotherapeutic interventions based on a more recent constructivist cognitive approach.This article aims to examine the historical evolution of therapeutic approaches, emphasizing the theoretical and methodological differences and discussing the clinical implications of the various perspectives.

Donatella Lisciotto, Giuliana Marin

Festen. Ambiguità e vergogna nella famiglia abusante

INTERAZIONI

Fascicolo: 1 / 2025

In questo lavoro, partendo dall’analisi del film Festen di Veinterberg (1998), le autrici si sono volute soffermare sul “segreto familiare” nelle situazioni abusanti, “il silenzio”, il clima di collusione che caratterizza la dinamica delle relazioni tra i membri della famiglia e lo “svelamento”. Si è analizzato il concetto dell’ambiguità (Silvia Amati Sas), che funziona come posizione mentale, in relazione a situazioni familiari in cui esiste e insiste un segreto incestuoso.