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Nicola Labanca

Una Resistenza italiana fra passato e futuro

ITALIA CONTEMPORANEA

Fascicolo: 307 / 2025

L’articolo analizza il volume di Luca Baldissara “Italia 1943. La guerra continua” (2023) nella prospettiva degli studi recenti sulla storia della partecipazione italiana alla Seconda guerra mondiale, e in particolare degli studi sulle origini della Resistenza antifascista. Esso ne mette in rilievo tre punti, relativi: al rapporto fra la guerra, il regime e il Paese; alla visione proposta del 1943 come problema storiografico nella sua completezza e non a pezzi; alla interpretazione della Resistenza degli italiani e delle italiane come Resistenza plurale e non come sola opposizione politica e guerra partigiana. Tale approccio più comprensivo appare opportuno perché il volume, sintesi della storiografia del passato, possa essere imprescindibile per la ricerca futura.

Joshua Arthurs

“Big Bang” or “Buco Nero”? New Perspectives on Italy’s 1943

ITALIA CONTEMPORANEA

Fascicolo: 307 / 2025

Questa recensione presenta un’analisi critica del libro di Luca Baldissara, “Italia 1943. La guerra continua” (2023). Il recensore mette il libro in discussione con dibattiti storiografici correnti attorno alla caduta del regime fascista, l’armistizio dell’8 settembre, l’occupazione e la liberazione, il collaborazionismo e la resistenza. Inoltre esamina il significato dell’opera nel quadro della politica della memoria italiana.

Nel corso del procedimento penale a carico di Carmosina M., il giudice istruttore presso il Tribunale di Milano solleva la questione incidentale di legittimità costituzionale dell’articolo 546 del Codice penale. Attraverso la sentenza 27 del 1975 la Corte costituzionale si pronuncia relativamente al passaggio in cui l’articolo punisce chi cagioni l’aborto di una donna consenziente anche qualora sia stata accertata la pericolosità della gravidanza per il benessere fisico o per l’equilibrio psichico della gestante. La sentenza è un’autentica cesura che dà origine a un “tempo di mezzo”, prima del “tempo nuovo” determinato dalla depenalizzazione a precise condizioni introdotta dalla legge 194 del 1978. Il contributo ricostruisce e interpreta questo passaggio cruciale e lo inserisce in una genealogia articolata, considerandolo un evento specifico ma non autonomo.

Il saggio ripercorre il dibattito che, nel secondo dopoguerra, accompagna l’interpretazione dell’articolo 29 della Costituzione in relazione al matrimonio. La norma per un verso afferma “l’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi” e, per l’altro, ammette che la legge possa limitarla “a garanzia dell’unità familiare”. Attorno a questa antinomia ruota la persistenza di un assetto familiare gerarchico, previsto dal Codice civile del 1942. A partire da una decisione della Corte costituzionale del 1970, che interpreta l’eguaglianza come precondizione dell’unità, se ne rintraccia l’evoluzione nel decennio precedente, in rapporto alle istanze politiche di riforma del diritto di famiglia.

La sentenza della Corte costituzionale 55 del 1968 sui vincoli di piano regolatore è una pietra miliare nella storia urbana dell’Italia repubblicana. Emessa a meno di un anno dall’approvazione della “legge ponte”, segnò una pesante battuta d’arresto lungo il percorso, già accidentato, della riforma urbanistica. L’articolo ripercorre la vicenda giudiziaria che condusse al pronunciamento della Consulta, a partire dalla mobilitazione dei proprietari fondiari di Palermo per sottrarre i propri beni ai vincoli e alle limitazioni imposti dal piano regolatore approvato nel 1962. Dopo aver analizzato il giudizio costituzionale, si ricostruisce l’animato dibattito pubblico che la sentenza suscitò e si evidenziano le molteplici questioni sottese al pronunciamento della Corte, concentrandosi sul nodo politico del rapporto tra proprietà dei suoli e diritto di costruire, e sul connesso bilanciamento tra i principi costituzionali della tutela della proprietà privata e della funzione sociale che essa è chiamata a svolgere.

Negli anni della ricostruzione il collocamento assume un’importanza cruciale. Attorno alle regole che stabiliscono le modalità dell’avviamento al lavoro si gioca un conflitto durissimo, che provoca anche ripetuti episodi di violenza. L’agricoltura è uno dei settori più interessati. Nel 1947 un decreto legislativo aveva stabilito l’obbligo dell’imponibile di manodopera in agricoltura, nel quadro di una politica di pieno impiego. La sentenza abolisce tale obbligo, sostenendolo incompatibile con l’articolo 41 della Costituzione, che stabilisce la libertà dell’iniziativa economica privata.

Domenico Rizzo

Introduzione

ITALIA CONTEMPORANEA

Fascicolo: 307 / 2025

Alessandro Casellato

Clio, ci senti? Fonti e archivi orali per la ricerca storica: il “caso” italiano

ITALIA CONTEMPORANEA

Fascicolo: 307 / 2025

Esiste ancora oggi un problema di legittimazione storiografica della metodologia della storia orale nell’università italiana. Non solo la storia orale è poco praticata da chi studia la storia contemporanea, ma anche gli archivi orali già esistenti non sono consultati da ricercatori e ricercatrici che pure sarebbero tenuti a farlo per il tipo di ricerche che conducono. Le sintesi storiografiche recenti di storia dell’Italia repubblicana scritte da autori italiani non fanno uso di fonti orali né fanno riferimento alla storiografia che le ha utilizzate. In Italia non esistono libri che affrontano la storia sociale del Paese nel lungo periodo utilizzando in maniera sistematica le fonti orali. Anche nell’ambito degli ego-documenti usati in storiografia, in Italia le “scritture autobiografiche” (lettere, diari, memorie di gente comune) hanno ottenuto uno spazio di legittimazione molto maggiore rispetto alle fonti orali. Tutto ciò ha almeno tre spiegazioni. In primo luogo, lo scarso sviluppo dei sound studies nella storiografia italiana, le pratiche di ricerca e l’approccio di molti storici italiani dell’età contemporanea, i quali privilegiano la storia politica istituzionale e hanno poco interesse per la storia sociale e per la storia dei soggetti collettivi (le donne, i lavoratori, le periferie). Ma c’è anche un problema legato anche alle condizioni in cui si trovano gli archivi di fonti orali: essi sono poco accessibili e non hanno gli strumenti che ne facilitano l’utilizzo: cataloghi, indici, schede, trascrizioni. Manca, infine, una esperienza collaudata e condivisa di riuso storiografico delle “fonti orali d’archivio”, cioè delle interviste fatte da altri, nel passato, a persone e gruppi sociali che non sono più nella disponibilità ricercatori del presente.

Mirco Carrattieri

La Resistenza in una prospettiva europea. Note su alcuni libri recenti

ITALIA CONTEMPORANEA

Fascicolo: 307 / 2025

La nota parte da due recenti pubblicazioni in lingua inglese sulla Resistenza in Europa per fare il punto sulla storiografia disponibile sul tema e avanzare una proposta tipologica rispetto agli approcci sovranazionali allo studio del fenomeno.

Autori Vari

Rassegna bibliografica

ITALIA CONTEMPORANEA

Fascicolo: 307 / 2025

Immaginari italiani - Cibo e identità - Le città nell’Italia repubblicana: politica, cultura e sport - Culture politiche del lungo Sessantotto - Le Sinistre di fronte al fascismo - Dopo i fascismi - Arte e architettura tra fascismo e antifascismo - Verso la crisi della “Prima repubblica”

A cura della Redazione

Referees 2024

SOCIETÀ E STORIA

Fascicolo: 187 / 2025

A cura della Redazione

Libri ricevuti

SOCIETÀ E STORIA

Fascicolo: 187 / 2025

A cura della Redazione

Schede

SOCIETÀ E STORIA

Fascicolo: 187 / 2025

Schede a cura di: Margherita Acciaro, Daniela Buccomino, Salvatore Ciriacono, Vittorio Daniele, Beatrice Falcucci, Filippo Gattai Tacchi, Giorgia Masoni, Siobhán Morrissey, Antonio Musarra, Marco Emanuele Omes, Gian Paolo G. Scharf, Emanuele Sigismondi, Sergio Tognetti Sono segnalati lavori di: D. Bortoluzzi; C. Cuttica; M. Favereau; S. Gallo - F. Loreto; P. Karila-­Cohen; G. Leighton; L. Petracca; F. Poggi; M. Roy; M. Zaccaria

Daniela Melfa , Karin Pallaver

L’africanistica italiana: itinerari storiografici degli ultimi vent’anni

SOCIETÀ E STORIA

Fascicolo: 187 / 2025

Sullo sfondo dei cambiamenti che hanno caratterizzato l’itinerario dell’africanistica italiana sin dalle sue origini negli anni sessanta del XX secolo, questo contributo si propone di analizzare lo stato dell’arte della produzione scientifica degli ultimi vent’anni, delineando le principali tendenze in termini di tematiche, metodologie e approcci. Accanto a elementi di continuità quali l’interesse per il colonialismo e la storia politico-istituzionale, rivolto soprattutto all’Africa mediterranea e al Corno d’Africa, e l’enfasi sulle dinamiche interne e l’agency degli attori locali, è possibile osservare – in linea con i trend internazionali – maggiore attenzione per la storia sociale, economica e culturale, nonché una ridefinizione delle unità spaziali di analisi.

Tommaso Bobbio

Brevi cenni sulla storiografia italiana sul subcontinente indiano

SOCIETÀ E STORIA

Fascicolo: 187 / 2025

In questa rassegna cerco di riassumere l’evoluzione della storiografia italiana sul subcontinente indiano, focalizzandomi sul periodo dalla fine dell’era pre-coloniale all’India contemporanea. L’idea di fondo è di analizzare la transizione metodologica da ricerche incentrate su fonti coloniali e postcoloniali in lingua inglese verso un interesse crescente nello studio delle lingue vernacolari. Il saggio evidenzia l’espansione degli studi italiani sull’India negli ultimi decenni e le problematicità legate allo studio della storia dell’India nell’accademia italiana, sottolineando il contributo di ricercatori che hanno lavorato principalmente all’estero e pubblicato in inglese, riflettendo così l’interazione tra la storiografia italiana e i dibattiti internazionali.

Noemi Lanna , Guido Samarani

La storiografia italiana sull’Asia orientale: tendenze e questioni

SOCIETÀ E STORIA

Fascicolo: 187 / 2025

La produzione storiografica sulla Cina, sulla Corea e sul Giappone negli ultimi venti anni ha conosciuto un aumento quantitativo, una diversificazione e una ibridazione con le ricerche storiche condotte in altri Paesi. Tuttavia, gli studi storici sull’Asia orientale rimangono tuttora poco sviluppati se confrontati con la vasta produzione linguistica e letteraria che costituisce una porzione cospicua della sinologia, della nipponistica e della coreanistica italiana. La collocazione degli studi storici sull’Asia orientale presenta luci ed ombre. Da un lato, la ridefinizione dello statuto epistemologico degli studi storici areali ha fatto della consultazione di fonti in lingua una componente imprescindibile delle ricerche e ha garantito autonomia e sviluppo allo studio della storia di Cina, Corea e Giappone. Il maggior dialogo con altre discipline ha contribuito inoltre a creare nuove possibilità di integrazione. D’altro canto, queste storie rimangono tuttora appendice, mentre sarebbe auspicabile che fossero percepite e riconosciute come parte integrante del progresso storico umano, pur con tutte le loro specificità.

Arturo Marzano

L’Asia occidentale: una storiografia in evoluzione

SOCIETÀ E STORIA

Fascicolo: 187 / 2025

Il saggio ricostruisce l’evoluzione della storiografia italiana sull’Asia occidentale negli ultimi venti anni, sottolineando come si sia registrato un cambiamento di prospettiva: rispetto alla storiografia precedente, che poneva attenzione soprattutto sugli attori esterni, in particolare europei, ricostruendo le loro vicende tramite fonti archivistiche “occidentali”, quella più recente dà maggiore importanza all’agency degli attori interni, grazie al ricorso a fonti locali.

Federica Morelli

L’America latina: una storia ridimensionata

SOCIETÀ E STORIA

Fascicolo: 187 / 2025

Il saggio analizza la produzione storiografica italiana sull’America latina negli ultimi due decenni. Tre tendenze principali emergono da questa analisi: un forte ridimensionamento della storia coloniale, una convergenza verso la storia delle relazioni internazionali, un’enfasi sulla storia politica del XX e XXI secolo. L’obiettivo è studiare le cause e le conseguenze di tali orientamenti per il futuro della storia dell’area in Italia.

Elisabetta Vezzosi

L’Americanistica italiana nel nuovo millennio: innovazioni, connessioni, criticità

SOCIETÀ E STORIA

Fascicolo: 187 / 2025

Il saggio ricostruisce l’evoluzione della storiografia italiana sugli Stati Uniti d’America negli ultimi venti anni, richiamando le fasi precedenti e sottolineando continuità e rotture storiografiche e metodologiche. Particolare attenzione è riservata alla fase dell’internazionalizzazione della disciplina e alle sue conseguenze, alla dimensione transnazionale e alle molteplici attività culturali e scientifiche condotte da Associazioni e Centri interdipartimentali. La parte finale è dedicata alla agency delle nuove generazioni.