Background. La simulazione in ambito sanitario è una tecnica formativa che consente agli studenti e ai professionisti di sperimentare, in un contesto protetto, situazioni cliniche tipiche del lavoro sanitario. Tale formazione può essere erogata attraverso diverse modalità, che implicano la pratica riflessiva e deliberata delle abilità acquisite in forma teorica. Ad oggi, per quanto di nostra conoscenza, un numero limitato di studi ha esplorato le differenze tra simulazione online e in presenza. Per questo, il presente contributo intende porre a confronto queste due modalità di simulazione.
Metodi. Sono stati coinvolti 28 studenti iscritti al Corso di Studi in Infermieristica presso l’Università del Piemonte Orientale, i quali hanno partecipato singolarmente ad attività di simulazione con paziente simulato in presenza oppure online. Successivamente sono stati condotti in totale 6 focus group con gli studenti, 4 tutor, 3 debriefer e 3 pazienti simulati.
Risultati. Dall’analisi emergono similarità nell’apprendimento, con risultati positivi sulla percezione di sicurezza psicologica nel contesto lavorativo e sul senso di autoefficacia; in aggiunta, la presenza del paziente simulato sembrerebbe garantire il realismo dello scenario. Elemento centrale di distinzione tra i due tipi di attività, invece, viene rivestito dalla dimensione non verbale della comunicazione con il paziente.
Conclusioni. Emergono potenzialità di crescita professionale legate all’implementazione delle tecniche di simulazione (in presenza e online) nei curricula universitari. Viene rilevata, inoltre, la necessità di applicazione e integrazione delle due modalità in differenti contesti didattici, ampliando la possibilità di sviluppare progetti per l’apprendimento delle abilità relazionali, affiancate a quelle tecniche, importanti per la cura del paziente e il benessere degli operatori.