Max Weber è probabilmente lo studioso più “grande” appartenente alla storia della sociologia. Scansata la sudditanza da un lato e l’accanimento critico dall’altro, il testo punta al cuore del pensiero weberiano, verso una frammentazione organica della sua opera, di un “grande” scienziato storicosociale, anche se a volte piuttosto “piccolo”, capace di gravi errori di merito e di deformazioni valoriali del tutto rilevanti.
cod. 1042.109