
In dialogo con il testo proposto da Civitarese (2023), si colgono alcuni punti di riflessione. L’intersoggettività sposta il vertice dell’interesse psicoanalitico dal soggetto all’“intersoggetto”. L’interesse psicoanalitico, quindi, da studio dei fenomeni si orienta verso un processo continuamente instabile e fluido. Tale processo individua campi e non più tòpoi in cui organiz- zarsi. La riflessione proposta vuole rilanciare le aperture proposte da Civitarese, e si orienta so- prattutto a sottolineare i tre livelli di intersoggettività proposti dalla infant research, preliminari alle posizioni più radicali del gruppo di Stolorow, e poi di Jessica Benjamin fino a quelle di Ogden. L’intersoggettività individua necessariamente un terzo tipo di inconscio, non solo dina- mico e preriflessivo, ma soprattutto non validato. Infine, gli enactment, emancipando l’azione dagli acting-out, assumono una funzione di evoluzione creativa del processo terapeutico.