
Nell’articolo sarà illustrata la complessità del trattamento terapeutico delle famiglie adottive ed evidenziata la necessità di proporre interventi terapeutici che tengano conto della specificità adottiva. Verrà presentato un modello, messo a punto attraverso uno specifico lavoro di manualizzazione, che propone l’adozione come una cura per i bambini esposti al rifiuto e alle esperienze traumatiche. Successivamente verranno discussi i cambiamenti riguardanti la ricerca delle origini e l’introduzione di forme di adozione aperta emersi nell’ultimo decennio in campo adottivo. Entrambi gli aspetti si ricollegano all’esigenza clinica di ridurre il rischio di dissociazione nelle persone adottate e di favorire l’integrazione attraverso una connessione profonda con il proprio passato.