Questo saggio introduttivo si propone due obiettivi distinti, benché fondamentalmente interrelati. Da un lato, si presentano nel dettaglio gli articoli inclusi in questo volume, evidenziando gli specifici contributi che essi apportano - sul versante tanto della riflessione teorica, quanto delle traduzioni operative - all’attuale discorso del/sul DM, nonché discutendo le implicazioni che da essi discendono. Dall’altro lato, traendo spunto principalmente (ma non esclusivamente) dalle piste di analisi suggerite, come anche dagli spazi lasciati aperti, dagli articoli, si elabora un’interpretazione originale dello stato del dibattito sulla gestione delle differenze nei luoghi di lavoro, dei nodi e degli snodi cruciali che ne hanno caratterizzato lo sviluppo, delle sue future prospettive in un’ottica di ricerca, di intervento organizzativo e di policy. Il quadro che ne emerge appare sfaccettato e, per vari versi, contraddittorio, a partire dalla questione - tutt’altro che risolta - del rapporto tra la logica di valorizzazione "competitiva" delle differenze alla base del DM e le istanze di giustizia sociale sottese al piu tradizionale approccio delle pari opportunita. Dopo avere approfondito quelle che si ritengono le maggiori criticita dell’attuale scenario, il saggio sottolinea la necessita di una riflessione piu coraggiosa e finalmente esplicita su quali siano le "differenze", i valori e le concezioni di bene comune che, attraverso le retoriche e le pratiche diversity- oriented, si intende "attivare" e mettere in relazione. E in particolare su questo versante che, secondo gli autori, il discorso sulla diversita (dentro e fuori le organizzazioni) appare ancora relativamente inesplorato e per cio stesso promettente.