L’evoluzione della viticoltura e dell’industria enologica in Oltrepò Pavese dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta del Novecento si caratterizza per i numerosi cambiamenti che hanno interessato la coltivazione della vite, la produzione e il commercio del vino. In quel periodo, accanto a una serie di fattori critici, si assiste al verificarsi di fattori positivi quali il miglioramento della qualità del prodotto e l’affermarsi delle prime forme di tutela delle zone di origine. Tali aspetti hanno consentito alla produzione locale di raggiungere un livello qualitativo nettamente migliore, in particolare a partire dagli anni Ottanta, rispetto agli andamenti precedenti che erano maggiormente focalizzati sul potenziamento di tipo quantitativo. È degli stessi decenni la tipizzazione in termini di vini prodotti che permettono all’Oltrepò di contraddistinguersi a livello regionale e nazionale, specialmente nella produzione di Spumante Metodo Classico. L’attività di Antonio Giuseppe Denari e di Bianchina Alberici, figure emblematiche della vitivinicoltura oltrepadana, ha consentito di analizzarne vari aspetti caratterizzanti lo sviluppo in anni di grandi trasformazioni sociali ed economiche.