LIBRI DI RACHELE MARIANI

Guido Trabucchi, Simona Pelaccia, Mario Biagiarelli, Rachele Mariani, Elena Petrovska, Cinzia Sarlatto, Maurizio Pompili

A PLAY-based approach for adolescent patients: The Importance of Panksepp’s Primary Emotional System of PLAY in Engagement with Adolescent Psychiatric Patients

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 3 / 2023

Professionals working with adolescents invest enormous resources and energies to find a tailored approach to improve patients’ compliance and promote their access to care. As a re-sult, Panksepp’s Primary Emotive Systems (PES) can be useful instruments to develop tai-lored treatment plans specific for this age. We aimed to find a PES specific for adolescence, correlated to psychopathological fea-tures, in order to guide mental health professionals in approaching and treating adolescent psy-chiatric patients. This is a cross-sectional study. We recruited 156 patients seeking help during their first evaluation and divided the sample into two different age groups: 114 were 14-19 years old (ADO) and 42 were 20-65 years old (ADULT). They performed a psychopatholog-ical evaluation. We found strong associations between PLAY PES and psychopathological features in the ADO group (not in the ADULT group). Then we sub-divided the ADO and the ADULT group in HIGH-PLAY(HP) and LOW-PLAY(LP) and performed a One-Way ANOVA. In the ADO group, we found significant differences between HP and LP group psychopathological features, but the same was not found in the ADULT group. PLAY is an emotive system that is highly correlated with psychopathological features in our sample of adolescents seeking help. This correlation was not found in ADULT patients. For these results, we suggested PLAY can be a useful instrument to treat help-seeking adoles-cents with mental health issues.

Silvia Monaco, Martina Doneda, Ettore Lanzarone, Rachele Mariani

Using emotional text mining to assess the culture of blood donation in Italy

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 2 / 2023

This paper presents an application of Emotional Text Mining (ETM) to blood donation culture. We collected all the articles from two important Italian newspapers published from January 2016 to March 2021, regarding blood donation. The ETM analysis of the collected corpus identified a great variety of keywords characterizing the Italian culture of blood dona-tion, organized in 7 clusters and positioned in a 6-dimensional factorial space, that allowed us to formulate a series of considerations regarding: the dimension of emergency and related de-fense mechanisms, the issues brought by COVID-19, the cultural importance of the organizational dimension, the perceived role of the common citizen, and the role of volunteering in healthcare. The results obtained via ETM can be used to better understand culture-specific blood donation representations, and to consequently act on donor motivation in a more fo-cused way. The approach is of general validity and can be applied to other national contexts.

Rachele Mariani, Gian Maria Mussino

Interperpersonal Q-Sort (IQS) e digital assessment profile (Dap)

Nuovi strumenti per la valutazione delle risorse umane tra cambiamento e digital transformation

Gli strumenti di valutazione utilizzati oggi in azienda sono ancora efficaci? Quanto la trasformazione digitale inciderà nei prossimi anni sul lavoro dei manager delle risorse umane? Il volume intende rispondere a queste domande introducendo un nuovo approccio di lettura organizzativa che tenga conto della complessità dei fenomeni e della costruzione dei significati. In questa visione sono stati realizzati due strumenti di assessment descritti nel testo: l’IQS (Interpersonal Q-Sort) e il DAP (Digital Assessment Profile).

cod. 1305.256

Rachele Mariani, Attà Negri

Note del terapeuta e misure del processo referenziale. Un possibile "terzo analitico"

RICERCA PSICOANALITICA

Fascicolo: 3 / 2015

Viene proposta un’analisi delle note riportate dal terapeuta sul lavoro clinico con un paziente, condotta attraverso l’applicazione delle misure linguistiche computerizzate elaborate all’interno della teoria del codice multiplo. I risultati, in accordo con la letteratura, hanno evidenziato una forte relazione tra le qualità linguistiche degli appunti del terapeuta e l’efficacia del lavoro clinico. L’analisi linguistica delle note del terapeuta può quindi, oltre ad ampliare le possibilità della ricerca clinica, essere un utile supporto per comprendere e prevedere in una certa misura l’andamento del caso e il tipo di relazione che si instaura nella coppia durante il lavoro terapeutico. Il clinico che adotta questa metodologia nella propria prassi professionale può disporre di uno strumento di analisi che facilita la supervisione e la riflessione sul caso, divenendo così un "terzo analitico" che contribuisce a monitorare e potenziare il processo referenziale che lo connette con l’esperienza emozionale che sta vivendo e con il paziente.

Attà Negri, Rachele Mariani

Livelli e codici multipli della mente, ovvero vincoli e possibilità della nostra relazione con il mondo

RICERCA PSICOANALITICA

Fascicolo: 3 / 2015

Gli autori propongono una lettura della teoria del codice multiplo di Wilma Bucci sia come teoria della mente, intesa come essere in relazione con il mondo, sia come teoria della tecnica, ovvero come ipotesi su come la comunicazione tra paziente e terapeuta può creare trasformazioni in questo essere in relazione con il mondo. In particolare viene approfondito - esemplificandolo anche attraverso l’analisi dei casi clinici commentati dall’Autrice - il processo ritenuto essenziale per il cambiamento terapeutico: l’emergenza nella multiforme esperienza soggettiva di simboli intesi come pattern di esperienze sensoriali multimodali che nella comunicazione intersoggettiva divengono definiti e riconoscibili; le parole nella talking cure divengono centrali solo in una fase successiva e sono primariamente l’esito di tale processo, non il motore. Secondo l’ipotesi degli autori è proprio la simbolizzazione non verbale congiunta dell’esperienza soggettiva che è di per sé trasformativa e creativa in quanto decostruisce i vincoli dell’elaborazione automatica che avviene a livello subsimbolico e amplia notevolmente i gradi di libertà del soggetto rispetto a se stesso. Tale simbolizzazione non verbale infatti pone analista e paziente nella condizione di poter prendere posizione rispetto alle esperienze divenute riconoscibili all’interno e grazie alla relazione in cui sono immersi. Ed è per questo che il cambiamento psicoterapeutico può essere definito come processo incarnato, contestuale e relazionale.