Come dar conto di un'epoca in cui il flusso regna sovrano, i valori fluttuano secondo eventi sempre più incontrollati, i riferimenti tradizionali si cancellano e nella quale lo "spirito del tempo" sembra sfuggire agli osservatori più accorti? Come comprendere, o semplicemente descrivere, il sociale preso da un movimento di trasformazione permanente e di incessante rinnovamento delle proprie strutture essenziali?

In altre parole, come approcciare il presente in ciò che ha di più inafferrabile e volatile?

Del nomadismo propone una visione innovativa del continente umano e mostra che alla frantumazione crescente della società corrisponde un'autonomia rinvigorita dell'individuo. Fino a ieri confinato nei ruoli sociali predefiniti - lavoro, famiglia, ecc. - il soggetto sperimenta oggi più che mai un affrancamento dal normativo.

L'immaginario, il piacere, il desiderio, il festivo, il sogno diventano per l'individuo forme di dissoluzione dei vincoli. Le parole chiave della sua silenziosa rivolta. Egli "fluisce" e circola, letteralmente, senza sosta. Errante sulla scia casuale delle sue pulsioni, dei suoi gusti e delle sue fantasie.

In queste pagine incisive, Michel Maffesoli, analizza le dinamiche sommerse delle società contemporanee e sviluppa un'archeologia ragionata della dimensione collettiva del post-moderno, tracciando i percorsi di una sociologia dell'erranza.

Michel Maffesoli è professore alla cattedra di Sociologia che fu di E. Durkheim alla Sorbonne (Paris V). È direttore del Centro di Studi sull'Attuale e il Quotidiano (CEAQ), del centro di ricerca sull'immaginario (CRI), delle riviste "Societés" e "Cahiers de l'imaginaire". Da alcuni anni il suo lavoro si orienta fra analisi politica, riflessione sul quotidiano e sull'immaginario sociale. Fra le sue ultime opere in italiano, La Contemplazione del mondo. Figure dello stile comunitario (Genova).